Ius soli, green pass e migranti. Salvini attacca il Viminale.

Il ricco medagliere azzurro, dove fanno bella mostra 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, – gran parte del quale è stato merito di atleti ‘non nati in Italia’ –  spinge la politica italiana ad accelerare sullo ius soli.

La ministra dell’Interno apre alla proposta lanciata dal presidente del Coni Giovanni Malagò per gli sportivi, auspicando che sull’argomento si arrivi ad “una sintesi politica”: “E’ un tema che si pone e di cui dobbiamo ricordarci non solo quando i nostri atleti vincono delle medaglie – afferma la titolare del Viminale -. Dobbiamo aiutare le seconde generazioni a sentirsi parte integrante della società”.

Il sottosegretario all’Interno, il leghista Nicola Molteni, intanto, critica esplicitamente l’uscita del numero uno del Coni definito un “maldestro”: “La cittadinanza è uno status non un diritto. La legge sulla cittadinanza non si cambia. Lo Ius soli non passerà mai – promette -. E la Lega è la garanzia di ciò”.

Il tema riaccende uno spento e filo-governativo Matteo Salvini, immediata la reazione del leader della Lega, che così replica alla ministra: “Invece di vaneggiare di Ius Soli, il ministro dell’Interno dovrebbe controllare chi entra illegalmente in Italia”.
La querelle tra Salvini e la ministra dell’Interno prosegue su un altro tema caldo: quello dei migranti. “I numeri sono aumentati, certamente, ma non parlerei di invasione… Salvini evidentemente non ha ben chiare quelle che sono le difficoltà che stiamo vivendo quotidianamente, ma se ci sono iniziative che non abbiamo adottato e lui ci può suggerire per bloccare gli arrivi via mare io le raccolgo volentieri”, lo incalza Lamorgese.

“Annuncia ‘controlli a campione’ nei bar e nei ristoranti. Quanto dobbiamo aspettare per ‘controlli a campione’ anche nei porti e ai confini?”, ribatte il suo predecessore. A cavalcare l’argomento arrivano anche gli ‘alleati’ del centrodestra. “Ormai sbarcano quasi 1000 migranti al giorno. Chiediamo un’azione Ue condivisa nella gestione dei flussi e dei rimpatri – afferma il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani -. E poi un piano per l’Africa. Fermiamo questa tratta di esseri umani”. Mentre Giorgia Meloni rilancia l’idea del blocco navale per fermare subito “l’immigrazione illegale di massa”.

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