Italia divisa in due: a chi tanto e a chi niente!

Che i soldi in Italia non ci sono è una mezza verità. I soldi, infatti, ci sono e pure tanti, ma non per tutti! La ricchezza rimane concentrata nelle mani di poche famiglie che lasciano cadere qualche briciola solo in favore di chi gli permette di procurargli altra ricchezza. Per cui la boutade di Tito Boeri contro le pensioni d’oro, non ci sconvolge affatto, ma conferma soltanto l’evidenza di un Paese dove la forbice tra ricchi e poveri diviene sempre più ampia. “Il problema vero che noi abbiamo oggi in Italia – dice il presidente dell’Inps – è quello dell’equità e non quello della sostenibilità finanziaria del
nostro sistema pensionistico. Ci sono delle persone che oggi hanno dei trattamenti pensionistici, o hanno dei vitalizi, come nel caso dei politici, che sono del tutto ingiustificati alla luce dei contributi che hanno versato in passato. Abbiamo concesso per tanti anni questo trattamento privilegiato a queste persone. Per chi ha degli importi molto elevati di prestazioni, non è il caso di chiedere loro un contributo che potrebbe in qualche modo alleggerire i conti previdenziali? Ci permetterebbe di fare qualche operazione di redistribuzione, per esempio andare ad aiutare quelle persone che sono in quella fascia di età prima della pensione che sono in condizione di povertà, oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico. Ecco sono tutte operazioni che si possono fare in questo ambito. Legare contributi e prestazioni, questo è il vero problema di fondo”.

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