Il carabiniere cade, gli antifascisti lo pestano.

di Grazia De Nonis. Sono dei vigliacchi. Spregevoli vigliacchi pieni di odio ed assetati di sangue. Si radunano in gruppi come un branco di animali in cerca di una preda, in nome di un’idea che troppi di loro nemmeno conoscono. Ribelli ignoranti che sfasciano e rompono quello che è mio, suo, nostro. Pazzi con l’aggravante della cattiveria che picchiano un carabiniere caduto a terra, e su di lui si accaniscono come porci che tentano d’arrivare al trogolo prima di tutti gli altri porci della loro immonda porcilaia. Grufolano intorno al “cibo” sperando in un ricco boccone: una spalla, una tibia, un ginocchio. I più codardi mirano alla testa, e calciano, schiacciano, tirano bastonate, randellano con ferocia. Volti sfigurati dall’odio. Assenza di un’anima dietro i loro occhi spalancati e folli. Patetici antifascisti, antirazzisti che predicano la non violenza, sulle orme dello stesso fascismo che dicono di voler debellare. Pagliacci! Ma chi sono? Impiegati, operai, casalinghe in cerca di un fine settimana alternativo, fatto di botte calci pugni, e di insulti da lanciare al nemico che veste l’uniforme? Oppure, giovani ed attempati studenti – fancazzisti da troppo tempo mantenuti – alla perenne ricerca di sculacciate e di saldi “No” mancati alla loro crescita? Le madri e i padri di questi campioni di malvagia codardia non hanno dubbi sul loro figliuolo, e lo credono incapace di far male persino ad una mosca, figuriamoci al suo prossimo. Ad un poliziotto, poi… Oppure sanno tutto. E forse soffrono e si disperano per la maledetta artrosi che gli impedisce di tirar su il braccio, e con lui la mazza. Per la sciatalgia che frena lo scarpone chiodato. Per l’anca balenga e sbilenca che rallenterebbe loro la fuga.
LO SFOGO DI GIORGIA MELONI. “VERGOGNA! Guardate questi schifosi dei centri sociali che colpiscono un agente a terra. Mi fate schifo! Io sto con la polizia senza se e senza ma! P.S. Nella mia Italia questi bastardi si fanno 10 anni e i centri sociali li sgomberiamo tutti”. Lo sfogo della Meloni si riferisce agli scontri durante la manifestazione a Piacenza. Un carabiniere stava indietreggiando insieme ai commilitoni di fronte alla violenza dei manifestanti quando è inciampato ed è stato circondato dagli antagonisti. Lo hanno colpito con calci, pugni e bastoni. Poi usando lo scudo lo hanno pestato con violenza in faccia. Solo dopo qualche interminabile secondo il militare è riuscito a sottrarsi al linciaggio. Ferito, è stato portato all’ospedale per curare i diversi traumi riportati.

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