E’ fatta. L’Italia ha il suo governo. Finalmente è arrivata l’intesa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla formazione di un esecutivo giallo-verde. Dopo giorni di trattative, finalmente si comincia a fare sul serio. “E’ stato raggiunto l’accordo per un governo politico M5S Lega con Giuseppe Conte Presidente del Consiglio”, hanno annunciato Di Maio e Salvini.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. Il Professor Giuseppe Conte, sale al Quirinale, con il grande merito di non aver mai sputato nel piatto dove aveva mangiato dopo aver rimesso l’incarico ed è quindi tornato in gioco assumendo il premierato da vero gentiluomo. Sarà interessante vedere come saprà armonizzare le istanze leghiste con la scelta di Tria all’economia. Il governo comunque c’è e ha i numeri per durare cinque anni.
LA SQUADRA DI GOVERNO. Sarebbe già pronta anche la lista dei ministri. Il nome di Giovanni Tria, professore di politica economica a Tor Vergata, ha sciolto il nodo dell’Economia, casella sulla quale era naufragato il precedente tentativo di formare un governo 5 Stelle e Lega. Mentre l’economista euroscettico Paolo Savona dovrebbe traslocare agli Affari europei. Salvini e Di Maio dovrebbero essere entrambi vicepremier. Al leader della Lega andrebbe anche la guida del Viminale, mentre al capo politico dei pentastellati il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Per Giancarlo Giorgetti, numero due di via Bellerio, c’è la poltrona di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport. In quota Carroccio dovrebbero entrare nella squadra di governo Gian Marco Centinaio (in pole per le Politiche agricole); Giulia Bongiorno (alla Pubblica amministrazione); Lorenzo Fontana alla Famiglia e disabilità. Tra i 5 stelle Alfonso Bonafede sarebbe stato confermato Guardasigilli e Riccardo Fraccaro ai Rapporti con il Parlamento, mentre Elisabetta Trenta andrebbe alla Difesa.
MELONI FUORI. Fratelli d’Italia – pur garantendo il suo sostegno al nascente esecutivo – non entrerà nel team governativo, a causa dello stop arrivato da Di Maio. Giorgia Meloni, leader Fdi, incontrando i giornalisti a Montecitorio, sottolinea: “Non abbiamo mai chiesto poltrone per me o altri di Fratelli d’Italia” e rispetto al governo nascente, “e nella fiducia ci asterremo per aiutarlo a nascere. Non tanto per condivisione ma per necessità”.
IL TIMING. Se tutto filar liscio per la formazione dell’esecutivo, lo scenario ideale sarebbe quello di avere una squadra nuova di zecca, con almeno il giuramento effettuato già prima della solenne Festa del 2 giugno.
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