È asciuto pazzo ‘o padrone!

di Angelo D’Amore. Oggi in Parlamento è andata in scena l’ennesima farsa berlusconiana. Il padrone della destra italiana, da settimane aveva minacciato di essere capace di staccare la spina al Governo. Nei giorni passati prima c’è stata l’espressa richiesta delle dimissioni dei parlamentari, poi a seguire quella dei Ministri. Alle prime avvisaglie di ripensamento di alcuni dei suoi di proseguire l’esperienza Letta, con un partito in piena frantumazione, a pochi minuti dall’inizio del discorso del Primo Ministro, ebbene il Cavaliere cambia idea. La fiducia va data, il Governo deve andare avanti. Ma non si doveva creare la crisi perchè l’IVA era aumentata? Ormai ci troviamo di fronte alla schizofrenia pura. Il delirio di onnipotenza ha raggiunto la sua massima espressione. A pochi giorni dalla sua definitiva uscita formale dal Senato, Berlusconi tenta ancora di far passare l’idea di controllare la vita politica di questo Paese. Ormai lui, Brunetta, Santanchè e tutti gli altri falchi dalle ali di pettirossi, fanno tenerezza, sono come dei cani rabbiosi che però hanno ricevuto una bella bastonata. A Napoli di Berlusconi si direbbe: “E’ asciuto pazz o’ padrone”. Per sua opera, l’Italia non ha più una destra degna di questo nome. Questa si è sdoganata in un ipermercato in svendita, i cui dipendenti cercano un nuovo proprietario. Il Paese continuerà a vivacchiare, nonostante le belle parole di Letta, dette con quel tono da chierichetto che fa tanto DC. Più che il senso di responsabilità, sono stati i moniti dei mercati che hanno convinto tutti a non creare ulteriori spaccature nel Paese. Quanto potrà durare tutto ciò? Quanto potrà ancora arrancare Letta nel seguire politiche decise non di certo nei nostri confini? L’unica cosa certa è che dopo tanto rumore, con il “sì” dato a Letta, Berlusconi ha perso definitivamente la faccia e con lui tutti i suoi viscidi figuranti, i quali a loro volta, non hanno più fiducia del loro padrone.

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