Letta Continua! E gli italiani si leccano le ferite dell’IVA al 22%!

I giornali e i talk show, subito dopo il voto di fiducia di ieri al governo Letta, impazzano con titoli lacchè e spot ruffiani nel decretare il vincitore di una vittoria che più di questa o di quella parte, di questo o di quell’altro politico, in realtà ha stigmatizzato per l’ennesima volta la sconfitta della buona politica e soprttutto del popolo italiano. Una vittoria che si può tranquillamente definire inutile come quella di Pirro, in quanto la vittoria di una battaglia condotta ad esclusiva difesa degli interessi di parte politica e all’insegna degli inciuci di Palazzo, con l’unico obiettivo di mantenere le poltrone. Una vittoria, insomma, che per il Paese non conta proprio un bel niente, dal momento che la guerra contro il debito pubblico, il caro vita, la disoccupazione, la precarietà e la malapolitica è già finita da un pezzo, e come si è conclusa lo sanno ormai tutti, tranne loro: con una disastrosa sconfitta per il popolo italiano asservito e svenduto alla Troika da una classe politica inetta! Ma loro, gli addetti agli inciuci, ancora non se ne sono resi conto di pugnare sul cadavere di un Paese che è già morto da un pezzo, assassinato per loro mano, e vanno blaterando addirittura di “giornata storica”! Loro, gli eroi moderni, che offrono il petto ai colpi della crisi più devastante che l’Italia ricordi. Loro che sono disposti a tutto, anche a votare la fiducia ad un governo nato-morto, anteponendo il bene dell’Italia e degli italiani ai loro particolari interessi di parte. A sentirli vomitare parole su parole, ad ogni ora del giorno e da tutti i canali dell’informazione – adesso hanno imparato ad utilizzare pure loro, o chi per loro, internet – viene la nausea. Le loro chiacchiere si riversano addosso ad una popolazione bastonata e impotente, cornuta e mazziata, come una melmosa e puzzolente valanga di sterco tanto sono inutili e ributtevoli. E l’onesto cittadino che oggi si vede decurtare dal fisco circa il 50% del proprio reddito, quando di un reddito ha la ventura di campare, è preso da conati di vomito a sentirli parlare di “bene del paese” quando stiamo andando allo sfascio proprio perché mai nessuno di loro ha anteposto l’interesse nazionale e popolare all’interesse personale e partitico. 
Il reddito disponibile delle famiglie è sceso in termini correnti del 2%, mentre il potere d’acquisto è diminuito del 4,7%, toccando così il calo peggiore dal 1990. L’IVA è arrivata al 22%. La disoccupazione lascia senza lavoro 4 giovani su 10. Ogni singolo cittadino italiano, anche quello che in questo preciso istante sta emettendo il suo primo vagito in sala parto, è schiacciato da un debito pubblico di circa 35.000 euro. Per non parlare di scuola, sanità, welfare e giustizia. 
Se lorsignori ci tenevano così tanto al bene della nazione e degli italiani perché non sono riusciti a evitare l’aumento dell’Iva, perché non sono riusciti a fare uno straccio di legge elettorale, perché non sono riusciti ad abrogare il finanziamento pubblico dei partiti, perché non sono riusciti a dimezzare il numero dei parlamentari, perché non sono riusciti ad adeguare salari e pensioni alla media europea, perché non sono riusciti a frenare la disoccupazione, perchè non sono riusciti ad impedire il fatto che ogni giorno migliaia di piccole e medie imprese sono costrette a chiudere bottega? Perchè??? Perché dell’Italia e degli Italiani non gliene è mai fottuto niente!  

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