Crisi umanitarie, smettiamola con l’indifferenza.

di Don Antonio Mazzi. In altri periodi della storia siamo stati impegnati per superare difficoltà politiche, totalitarie, sociali, popolari… In questo periodo, credo invece, che sia coinvolta la nostra capacità di accoglienza e di integrazione.

Quando il Papa parlava di fraternità di uguaglianza dalla sua finestra, tutti eravamo attenti e davamo (almeno quelli che erano in piazza) a lui ragione. Però il problema, fino a poco tempo fa era lontano. Ora, invece, è tra le nostre strade e le nostre piazze e non soltanto a Lampedusa.

Siamo tutti coinvolti personalmente. Arrivano in tutta Italia gli echi di questa crisi umanitaria dovuta all’emergenza degli sbarchi. Non è più il tempo delle smorfie e delle false lacrime.

La nostra qualità di vita ci può permettere di aiutare seriamente i migranti convinti che non abbiamo gente che gioca con la loro povertà.

Quando le mamme hanno il coraggio di mettere sulle barche i loro bambini, nella speranza prima o dopo di poter scappare anche loro dall’inferno, vuol dire andare addirittura contro il grande aggettivo della maternità: fare violenza terribile dentro al proprio cuore.

 

Fonte: https://www.exodus.it

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3 Responses

  1. Enzo ha detto:

    Il Papa e Lei Don Mazzi, avete ragione, poi Lei sbaglia quando scrive “la capacità di accoglienza”:
    di quella capacità ne abbiamo in abbondanza, è la volontà che manca, è quanto ci viene inculcato su questa presunta emergenza che nemmeno tramite semplici numeri si riesce a chiarire.
    Ed hanno torto, i migranti, quando pensano che qui non ci sia gente che gioca sulla loro povertà: qui c’è gente che gioca sulla loro vita A CASA LORO PRIMA ed a casa nostra poi, purtroppo.
    E’ disperazione quella che spinge i migranti, sicuramente, ma noi, la nostra umanità l’abbiamo chiusa in un cassetto.
    Un Saluto

  2. l'Arciprete ha detto:

    INDIFFERENZA caro don Mazzi: Quanti extracomunitari sono ospitati ed alloggiati in VATICANO, e lì spazio ce n’è molto!

  3. Libertà & Progresso ha detto:

    L’ITALIA, L’ITALIA, L’ITALIA ha già accolto oltre le sue possibilità.
    Non si può pretendere che l’ITALIA diventi una 2° Africa, caro sacerdote.

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