Casa e Lavoro: i giovani hanno disperato bisogno di aiuto!

Stando all’ultimo sondaggio Ipsos il welfare italiano è assolutamente insufficiente a coprire le esigenze della società. I più esposti alle difficoltà, anche a causa di un mondo del lavoro penalizzante, sono i giovani, tanto che il 50% di quelli che vivono fuori casa devono ricorrere all’aiuto dei genitori per tirare avanti! Casa e lavoro sono il problema principale, e scusate se è poco! Con la disoccupazione giovanile alle stelle e le difficoltà per reperire un alloggio in affitto o un mutuo prima casa a fronte di contratti precari, è davvero difficile cercare di campare in maniera dignitosa. I mutui, in questo momento, sono di fatto impossibili per gli under 30 e di questo passo il mercato immobiliare si bloccherà completamente. Tra ottobre 2012 e marzo 2013 solo il 5% delle richieste di un credito per la casa è stato accolto. I più avvantaggiati sono i dipendenti pubblici e tra questi gli insegnanti sono a sorpresa i potenziali mutuatari preferiti dalle banche. Naturalmente i quadri e i dirigenti hanno la vita più facile in funzione dei propri alti redditi. Tra di loro la percentuale sale oltre il 14%. Li seguono, poi, gli insegnanti, che vantano un 10,7% di richieste accolte. Sopra la media anche i medici (con il 7,6%), i pensionati (7%) e i dirigenti (6,6%). In perfetta media nazionale, invece, le categorie che raccolgono il maggior numero di preventivi: impiegati e liberi professionisti, lo zoccolo duro della classe media italiana, si attestano attorno il 5%. Drasticamente sotto la media, con percentuali minime, gli operai e gli appartenenti alle forze armate, rispettivamente con il 3,5% e il 4,4%. E’ ovvio poi che gli importi sono finanziati in base alle professioni: i dirigenti, con 140.000 euro, sono i più fortunati, seguiti dai liberi professionisti (131.000 euro) e gli insegnanti (129.000 euro). Operai e pensionati si trovano invece in fondo alla classifica, a causa del livello degli stipendi per i primi e dell’età per i secondi (rispettivamente 108.000 e 100.000 euro). Per quanto riguarda il “loan to value”, ossia la percentuale finanziata attraverso il mutuo sul valore totale dell’immobile, le categorie che hanno più difficoltà ad ottenere il finanziamento sono anche quelle che hanno bisogno di una percentuale maggiore. I membri delle forze armate chiedono e ottengono, mediamente, il 63% del valore della casa acquistata; li seguono, a stretto giro, gli operai, con il 61%, e gli impiegati (58%). Fanalino di coda nelle percentuali richieste ed ottenute – perchè categorie professionali che dispongono di maggiore liquidità – sono i medici (33%), i pensionati (34%) e i dirigenti (38%).

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