Basta riformicchie, governicchi e chiacchiericcio: commissariateci!

L’Italia è in ginocchio. Distrutta da una parte dalle calamità naturali, dall’altra dall’incapacità umana che riesce ad affondare persino quelle poche realtà che ancora restano miracolosamente a galla. Purtroppo questo accade quando al comando non ci sono uomini e donne in grado di prendere saldamente in mano il timone e di guidare l’intera nazione al sicuro, al riparo dai venti della crisi, dall’arrembaggio dei migranti e degli speculatori. Affarismi, protagonismi ed egoismi personali sono la causa di tutti i nostri mali. Purtroppo, anche questa nuova classe dirigente reca con sè il cancro della vecchia politica, e continua a puntare la bussola non sulla rotta del bene comune, ma esclusivamente sul raggiungimento degli interessi personali.
In molti confidano nel 4 dicembre indicandola come la data della “svolta”. Ma la svolta sarebbero i 5stelle, il governo della nazione o nuove elezioni? Allo stato attuale delle cose, confermata l’inconsistenza e l’incapacità delle vecchie e nuove classi dirigenti, per come si conviene a tutte le aziende in bancarotta, non esiste che una soluzione: il fallimento!E come accade per tutte le imprese fallite, occorre un commissariamento forte e diretto da parte dei “poteri forti”, e non per interposta persona come accaduto, fino ad ora, prima con Monti, poi con Letta e adesso con Renzi. I “poteri forti”, la Germania, Bruxelles, la Troika, gli Stati Uniti, o chiamateli come volete, devono uscire allo scoperto e mandarci “qualcuno” di loro ad amministrare e governare in prima persona ciò che noi da vent’anni a questa parte non siamo stati in grado di fare. L’alternativa è restare nel fondo del baratro a ruspare qualche centesimo per continuare a vivacchiare tra riformicchie, governicchi e chiacchiericcio da talk show.

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