Prima lo scontro in campagna elettorale, poi il voto del 4 marzo, il contratto di governo, le discese e le risalite al Colle, fino alla minaccia dell’impeachment, per poi festeggiare a Roma il 2 giugno la Festa della Repubblica e la nascita del ‘Governo del Cambiamento’. Inversioni ad ‘U’, passi di lato e passi indietro, parole pesanti, musi lunghi, governo neutro, elezioni anticipate, ma alla fine pace fatta: il governo c’è! È il ‘Governo del Cambiamento’!
Il governo che tutti gli italiani, che non gufano e che non sono masochisti, si augurano sia diverso dal Governo del ‘Cambio verso’ di Renzi&Company.
Le premesse per fare bene in casa e giocarsela in trasferta, senza azzerbinamenti alla Troika, ci sono tutte! Sarà una partita difficile. Ci sarà sempre qualche bastian contrario che, come nella finale dei mondiali di calcio, Italia – Germania, tiferà contro. Ma alla fine, questa potrebbe essere la volta buona. L’Italia – dopo anni di lacrime e sangue – ce la può fare a rialzare la testa!
Certo, chi si aspetta che già da lunedì prossimo partano gli aerei carichi di clandestini da rispedire al mittente, che i disoccupati vedranno accreditarsi il reddito di cittadinanza e chi un lavoro ce l’ha si veda ridotta al 15 per cento l’aliquota Irpef, non ha capito che al governo c’è gente in carne ed ossa, mica i marziani o Mago Maghella! Per raddrizzare la pianta, per tirarsi fuori dalle paludi della crisi, per tornare a rivedere le stelle ed uscire dal tunnel, ci vorrà tempo, pazienza, serietà, competenza, lavoro, ma soprattutto ‘collaborazione’: il sostegno di tutti gli italiani è indispensabile, nessuno escluso. Stavolta, neppure quei ‘due signori’ che si dichiarano all’opposizione aprioristicamente e pregiudizialmente, possono permettersi il lusso di remare contro! Stavolta, o si rema tutti nella stessa direzione, oppure si affonda tutti, tutti insieme!
Sù la testa. Rimbocchiamoci le maniche e riprendiamoci l’Italia. Adesso o mai più!
Mah, hai messo insieme di tutto un po', con il jobs act avevi con te tutta la destra, Marchionne, e…
"Il Ventennio sul piano economico, sociale e culturale costituì una vera e propria involuzione per il Paese, mediante un dominio…
Il grandissimo errore di MUSSOLINI fu quello di entrare in guerra e non restare NEUTRALE. Se non fosse entrato in…
Non capisco come mai nel 2024: il codice civile ed il codice penale in ITALIA siano ancora quelli del Ventennio!!!…
Io non voto più dal 1994. Mi rivedranno nella cabina elettorale solo quando mi daranno una pensione decente