Attentato di Brindisi: fuori la verità!
Ma questa volta la coscienza del popolo italiano non riusciranno a tacitarla con le solite balle, questa volta lo Stato dovrà dare risposte convincenti o si pretenderà la verità con la forza. Lo Stato è chiamato in prima persona a trovare i mandanti, per evitare che l’esasperazione arrivi al punto di rovesciare anche l’apparato che lo governa. Una popolazione che ha ingoiato rospi di ogni sorta, dalla perdita del lavoro, a quella dei diritti, a diventare schiava di una Commissione europea, delle banche mondiali e degli speculatori, ha sopportato di perdere la sovranità monetaria e raggiungere la soglia della miseria, a pagare tasse assurde, a svendere il patrimonio pubblico, a vedere da trent’anni le stesse facce nel proprio Parlamento, a lasciare emigrare i propri figli, ad accettare anche una precarietà che ne distrugge il futuro, ma questa strage non è disposta a sopportarla! Basta! Non si può accettare la morte di nessuno per violenza, ma quando si tratta di adolescenti, che tutti dovremmo proteggere, amare e curare come fiori e invece è su di loro che si scaglia l’odio bestiale di questi mostri, rende indispensabile stanare questi dannati e spedirli all’inferno. Gli organi dello Stato, è bene sappiano che questa volta non si è disposti a farci rincoglionire con le solite balle chiamate “segreto di Stato” questa volta si pretende di conoscere i nomi. Basta con processi truccati come fatto finora, in cui si è impedito a persone come Falcone e Borsellino di arrivare alla verità. Se lo Stato avesse voluto combattere per davvero la mafia avrebbe protetto coloro che lo stavano facendo sul campo e oggi non saremmo costretti a ricordare le loro stragi, che dopo venti anni ancora si ignorano i mandanti. Falcone e Borsellino erano sul punto di stroncarla questa organizzazione criminale, ma si è scelto di stroncare loro. Con la mafia si è preferito trattare e ogni magistrato che si permetteva di intralciare questi traffici veniva sterminato o affidato ad altri incarichi. E’ stato permesso che le migliori menti del paese cadessero ad una ad una, col consenso di chi ne ricavava vantaggi. Non si può negare che nelle istituzioni esistono criminali che stanno uccidendo la giustizia, mettendosi sotto le scarpe l’intero paese. E’ una vergogna che nessuno ha mai pagato per queste stragi, anzi si è provveduto a zittire tutte le voci contro, come anche Pier Paolo Pasolini. Vengono regalati miliardi alla stampa per nascondere la verità e poi hanno il coraggio di chiamare antipolitica chi senza paura, è capace di gridargliela in faccia la verità, come sta facendo Beppe Grillo. Hanno il coraggio di criticare un Movimento di gente stanca intenzionata a cambiare!
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Io non voto più dal 1994. Mi rivedranno nella cabina elettorale solo quando mi daranno una pensione decente