di Attilio Runello. Il sostegno dell’assegno unico alle famiglie numerose c’è ed è consistente. Le famiglie numerose in Italia ci sono ancora e sono circa un milione.
In passato spesso erano la norma. Basti pensare che negli anni sessanta dello scorso secolo nascevano un milione di bimbi ogni anno. E non eravamo più ricchi di adesso. La vita era più semplice ma costava molto meno.
Nel sito dell’Inps (simulatore assegno unico) è possibile fare una simulazione per conoscere l’importo previsto per figli minori a carico.
Abbiamo ipotizzato una famiglia numerosa con quattro figli e relativamente povera, con un Isee di 20.000 euro, con un bambino ancora nel primo anno di vita e un altro nel terzo.
Non utilizziamo tutte le possibili maggiorazioni che prevede la normativa. Come per esempio madre al di sotto dei ventuno anni, figli disabili.
L’importo complessivo mensile è di 1.411 euro. Cifra che equivale a un buon stipendio nel sud Italia.
Possiamo ipotizzare che se lo stipendio deriva anche da un solo genitore lo Stato ne mette a disposizione un altro. È maggiorato per famiglia numerosa, per i figli piccoli. Il bonus non concorre alla formazione del reddito. Quindi non è tassato. Inoltre è cumulabile con altri bonus, come quello per asilo nido.
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Naturalmente le famiglie con tanti minori sono molto meno. Più di quattrocentomila. Comunque una bella cifra.
L’assegno diminuisce un po’ quando i bimbi superano i tre anni di età.