Indagato il Ministro dell’Interno.

Nelle stesse ore in cui il caso dei migranti sulla Diciotti si avvia a soluzione sul governo giallo-verde arriva la tegola della giustizia. (Guarda il Video)
La notizia dell’avviso di garanzia da parte della Procura di Agrigento nei confronti del vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini irrompe in serata, poco prima dell’arrivo del leader leghista alla festa di partito di Pinzolo. Matteo Salvini è indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. Indagato anche il capo di Gabinetto del Viminale. Secondo i magistrati, avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi soccorsi dalla nave Diciotti a cui, da giorni, è vietato scendere dall’imbarcazione ormeggiata nel porto di Catania. “Vergogna”, il commento a caldo del leader della Lega: “Indagano un ministro che difende i confini del Paese. E’ una vergogna” ma “non ci fermeranno”. Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini parlando dalla festa della Lega di Pinzolo. “Cosa porti a casa? Che ti indagano. Aspetto con il sorriso il procuratore di Agrigento, voglio spiegargli le mie ragioni. Aspetto un procuratore che indaghi i trafficanti e chi favoreggia l’immigrazione clandestina. Gli ricordo che gli scafisti comprano armi e droga che poi viene spacciata magari fuori dalle scuole dei nostri figli”. E poi su Facebook: “Amici, da ieri notte siamo più di 3 MILIONI su questa Pagina, una splendida comunità che cresce. Il vostro entusiasmo in Rete e il vostro affetto nelle piazze mi fanno capire che stiamo andando nella giusta direzione: gli altri attaccano e litigano, noi lavoriamo e risolviamo problemi. Ogni inchiesta, bugia, insulto o minaccia perché difendo la sicurezza, i confini e il futuro degli Italiani, sono per me una medaglia. Grazie: se voi ci siete, IO CI SONO e non mollo”.

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