Il governo delle ingiustizie e delle disuguaglianze.

di Maria Pia Caporuscio. Come può permettere il governo italiano che la classe lavoratrice venga disprezzata e umiliata nella dignità e nell’onore, permettendo a a taluni datori di lavoro, di minacciare il licenziamento per chi non accetta di inginocchiarsi ai loro piedi, lavorando dieci ore al giorno, senza diritti, senza pensione, senza potersi curare quando si ammala e per riscuotere un decimo dello stipendio che gli spetta? “Prendere o lasciare” è una minaccia che
non andrebbe neppure pronunciata. Come si può chiamare “governo” chi permette tutto questo? Come si può chiamare governo chi sta trasformando i cittadini lavoratori in schiavi di sfruttatori e parassiti? Come siamo arrivati a questo punto? Con quale diritto, con quale coscienza questo (non)governo lascia che avvengano crimini di questa portata? Che vergogna è mai questa, che mentre ai lavoratori viene tolto non solo il presente e il futuro, ma anche la possibilità di sfamarsi, questi che occupano “abusivamente” il nostro Parlamento, si circondano di privilegi assurdi, con uno spreco di soldi pubblici? Un governo che governa l’ingiustizia e la disuguaglianza, uccidendo la giustizia, non merita di governare un’intera nazione! A questo punto tutti dovrebbero smettere di lavorare e farli fallire! Si deve tornare a lavorare i campi per procurarsi quel che serve a sfamarsi, scambiando quel che manca con ciò che si produce in più, vista l’incapacità che abbiamo di combattere i nostri nemici, cancellandoli dalla faccia della Terra!

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