Ad ‘Otto e Mezzo’ la Gruber attacca la “pancia” di Salvini.

di Redazione. Metti uno davanti all’altra il leader politico di un partito, quale è la Lega, che raccoglie il massimo del consenso popolare, e una giornalista di ‘parte’ avversa come la Gruber, che quando vede Salvini diventa come un toro imbufalito al cospetto del drappo rosso agitato nell’arena, e lo spettacolo è assicurato.

Quaranta minuti di puro ‘avanspettacolo’, la puntata di Otto e Mezzo in onda su La7 martedì 1 ottobre, dove a contrapporsi, ancora una volta, c’erano Lilli Gruber e Matteo Salvini. Un duetto da fare invidia ai migliori interpreti della commedia all’italiana:  botta e risposta, battute e risate a gogo!

La Gruber – rassegnata al mazzo di fiori richiesto più volte al leader del Carroccio e che puntualmente non arriva – è scatenata in difesa del governo gialloRosso. Un duello imperdibile, soprattutto quando il tema è l’immigrazione, con la conduttrice, ex deputato europeo del Pd, che difende a spada tratta l’indifendibile: un governo Pd-M5s che annovera, dopo neppure un mese di governo, il record di sbarchi.

Poi sempre da parte della Gruber un’altra bordata al leghista, quando gli dà prima dell’ingenuotto e poi praticamente del fessacchiotto per il fatto che lui, Matteo Salvini, si è “fidato” delle persone sbagliate, ovvero Di Maio e Conte. E quando un politico non riesce a distinguere e a valutare le persone di cui potersi fidare da quelle inaffidabili è per l’appunto un ingenuotto, uno poco intelligente, al quale non può essere affidato il governo del paese!

Che tradotto nella quotidianità di tutti noi, sarebbe come a dire che se uno si sposa e giura fedeltà al proprio partner e poi viene tradito, è un fesso! Come se, quando si sottoscrive un contratto di matrimonio, come è stato, politicamente parlando, quello tra Di Maio e Salvini, uno potesse sapere a priori come andrà a finire. Una unione è sempre una scommessa, la si può vincere o perdere.

La storia d’Italia è piena di traditori e voltagabana, ma non per questo sono tutti dei fessi!

Ma è nelle ultimissime battute della puntata che la conduttrice ha toccato il fondo del cattivo gusto. La Gruber si è tenuta per ultima la carta Papeete, affermando che per una ragione di “forma e stile” un ministro dell’Interno non può mostrarsi in quel luogo e per giunta in mutande, in costume da bagno. Salvini, stupito, ha risposto: “Mi scusi, ma lei come ci va in spiaggia?“. “In costume, ma non quando sono ministro”. “Guardi – ha ribattuto ancora Salvini – quando tornerò ministro, e accadrà presto, le garantisco che tornerò in spiaggia e in costume. Si rassegni“.

Finita? Nemmeno per idea. La Gruber, scatenata come sempre, estrae dal cilindro la bassezza più …’bassa’: “Comunque, dato che è finita l’estate è contento che non dovrà più girare in mutande per le strade? Magari senza pancia… sa, per gli occhi delle donne“.

Salvini, basito, se la ride sotto i baffi: “Omo de panza, omo de sostanza“…

Non c’è neppure bisogno di replicare. Se questi sono i Sinistri, Salvini ha vinto le elezioni ancora prima di andare a votare!

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