L’incubo che può diventare realtà: Prodi al Quirinale.
di Redazione. Le voci circolano da giorni, settimane, mesi. Rumors che riguardano Romano Prodi e il presunto “patto di governo M5s-Pd” per riportarlo dritto dritto al Quirinale, quando nel 2022 si voterà il successore di Sergio Mattarella.
Già i piddini ci avevano provato prima di eleggere la loro seconda scelta attualmente in carica al Colle, ma in 101 furono i franchi tiratori del Pd che impallinarono il “mortadella”!
Ma adesso ci riprovano alleandosi con i grillini in un patto di governo che però potrebbe non reggere se l’esecutivo non arrivasse fino a quella data, circostanza che ad oggi appare assai improbabile.
Ma, si sa, il terrore di perdere il Colle, che va di pari passo con quello di perdere anche la propria poltrona, può far miracoli, dunque mai dire mai.
Del resto la speranza di vita si è allungata, i lavoratori italiani vanno in pensione a 70 anni e quindi proporre al Quirinale un ultra ottantenne non fa certo clamore, con tutte le attenuanti del caso (retribuzione, benefit, privilegi, onori, prestigio, potere).
Quello che lascia basiti è voler collocare al vertice delle istituzioni colui che ci ha svenduti all’Europa scambiano un euro con due mila lire, dimezzando il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati costretti a stipendi e pensioni da fame, dimezzando i risparmi degli italiani, il valore delle nostre case e costringendo i “soliti fessi” a farsi carico di un debito pubblico che non accenna mai a diminuire nonostante il continuo salasso!
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Io non voto più dal 1994. Mi rivedranno nella cabina elettorale solo quando mi daranno una pensione decente