Per lavoratori e pensionati i soldi non ci sono mai!

Le pensioni sono uno dei nodi fondamentali della legge di bilancio, anche se le risorse limitate non basteranno a scioglierli tutti o almeno a favore di lavoratori, pensionati e giovani che aspettano una riforma delle pensioni che liberi milioni di posti di lavoro ancora occupati dagli ultrasessantenni!

Si parla di 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età (una ‘presa in giro’ chè riguarderebbe soltanto chi ha iniziato a lavorare almeno a 21 anni!!!).

Noi restiamo sempre dell’avviso che si stava meglio quando si stava peggio.

Ovvero – ammesso e non concesso che si stava peggio – quando c’era la ‘scala mobile’ al posto della ‘concertazione’, e il ‘retributivo’ con il limite massimo dei ’65 anni di età’ per le pensioni.

Ma tornando alla realtà dei nostri giorni, è ormai acclarato che quando si parla di ‘lavoro e pensioni’ i soldi non ci sono mai!

Eppure basterebbe andare a prenderli dove ce ne sono fin troppi: dagli evasori e dagli elusori del fisco (gente che non ha mai presentato la denuncia dei redditi; gente che quando dichiara, denuncia la metà del reddito di un proprio dipendente!); dagli stipendi d’oro del pubblico e delle aziende partecipate; dai falsi invalidi e dai falsi redditi di cittadinanza; dagli sprechi, dalle inefficienze e dalle ruberie; dalle mafie; da chi concentra nelle sue mani gran parte della ricchezza mondiale, ecc, ecc.

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