M5S, Voltagabbana e Costruttori. Storia di una metamorfosi: da anti-Casta a Casta!

di Redazione. Come al solito si susseguono dibattiti su dibattiti, maratone televisive e paginate di giornali e giornaloni per cercare di prevedere gli sviluppi della crisi di governo voluta da Matteo Renzi che nel giro di un anno ha messo in piedi il Conte2 per poi buttarlo giù: fotocopia di quanto già fatto da Matteo Salvini con il Conte1.

Un comune denominatore tra Renzi e Salvini: impossibile governare con i grillini!

Detto questo, se tutto va come deve andare, non servirà neppure dare vita al “ConteTer”.
Basterà rimpastare il “Conte2”
, che diventerà una specie di “Conte2bis”, senza neppure passare per le dimissioni del premier o la crisi formale. Conte redistribuirà le deleghe dei renziani dimissionari ai famigerati “Costruttori”, si presenterà in Parlamento e, dopo il voto di fiducia, andrà avanti come se nulla fosse stato.

E tutto questo avverrà non per il senso di responsabilità e nell’interesse del paese e dei cittadini da parte dei “Costruttori” che si apprestano a fare da stampella al traballante governo gialloRosso tenendolo ancora in vita con i loro voti, insomma, non per attaccamento al dovere, bensì per attaccamento alla poltrona.

Quando i grillini stavano fuori dai Palazzi Romani con l’apriscatole in mano mettevano alla gogna i vari Scilipoti, Razzi e compagnia cantando, apostrofandoli come i “Voltagabbana” di un vergognoso “Mercato delle Vacche”.

Ma adesso che ai grillini occorre altra colla per restare attaccati alle poltrone, i “Voltagabbana” sono diventati i “Costruttori” della patria.

E Luigi Di Maio apre la caccia ai “Costruttori” su Fb: “Il mio appello si rivolge dunque a tutti i Costruttori europei che, come questo Governo, in Parlamento nutrono la volontà di dare all’Italia la sua opportunità di ripresa e di riscatto. Insieme, possiamo mantenere la via. Guardiamoci intorno e troveremo un Paese che chiede di essere ascoltato. Non possiamo permetterci di ignorarlo”.

E i “Costruttori” arriveranno puntuali, tanti quanti bastano per assicurare a tutti i parlamentari di portare a casa altri due anni di un onorevole stipendio!

Insomma, la metamorfosi dei pentastellati da MoVimento a Partito stile Prima Repubblica, dall’Uno Vale Uno all’Auto Blu con la Scorta, dalla Democrazia Diretta a quella Diretta da Rousseau, dal mai Alleanze con nessuno partito all’Inciucio con Lega-PD-Renzi, dalle Piazze del V-Day alle Poltrone del Palazzo, dal vincolo dei Due Mandati all’inamovibilità dalle poltrone, dall’anti-Casta a Casta, è ormai compiuta, de iure, de facto, con buona pace di quei milioni di italiani che in ‘buona fede’ li hanno votati per «Rivoltare l’Italia come un calzino»!

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