Esiste una Rivoluzione non violenta. di Manuela Aggordo

di Manuela Aggordo. Il termine “R i v o l u z i o n e”, evoca sempre e soltanto una rivoluzione violenta. Ma esistono altre rivoluzioni: civili, pacifiche, ghandiane!
Gandhi con la sua “Rivoluzione Non Violenta”, liberava l’India dall’impero inglese, una superpotenza per  quell’epoca.
In Italia se non scatta una “Rivoluzione-Civile-Gandiana” non cambia nulla.
Ormai si è creato un sistema del tutto autoreferenziale che non intende lasciare il passo ai cittadini onesti e per bene, che purtroppo in questo paese sono una maggioranza silenziosa. Case all’asta, disoccupazione, famiglie in povertà da un lato e dall’altro un piccolo gruppo di unti dal signore, che vivono da nababbi. Pensiamo ai commessi delle Camere…
Ci stanno letteralmente mandano in rovina. Girate per le città, e vedete serrande abbassate e negozi che chiudono. Le case sono tartassate di tasse ed il mercato immobiliare è fermo.
Multe agli automobilisti e a chi dimentica una virgola nel Mod. 730, per sanare i bilanci. Conti correnti che rendono nulla solo tasse da pagare.
Un Parlamento che è un notaio delle decisioni del Governo, 1.000 soggetti, laddove ne basterebbero 300\400.
Non è questione di essere pecore o leoni, è questione di vivere o  non vivere.
Curarsi i denti è un lusso. Nutrirsi adeguatamente è un lusso. Vivere è un lusso!
Io credo che una Rivoluzione Pacifica ma decisa alla Gandhi sia ormai indispensabile. L’alternativa? Una lenta agonia di un sistema ingiusto fondato sulle “caste” che godono alla faccia della miseria che avanza.
Se alla maggioranza va bene così, OK! Ma prima di piegare la schiena in maniera irreparabile, pensino al destino dei loro figli e dei loro nipoti e in quale mondo li faranno vivere per la loro inerzia.

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