Caro Sallusti, “Bye bye Silvio” altro che “Giuseppi”!

di Redazione. Alessandro Sallusti, penna brillante e fedelissima da sempre a Silvio Berlusconi, titola il suo editoriale con un condivisibile e arguto Bye bye Giuseppi”.

Ma c’è un però. Purtroppo, come spesso accade ai berluscones, così capita anche al Direttore de ilGiornale – per altro stimatissimo dalla nostra Redazione e più volte ospite con i suoi editoriali delle nostre pagine – di guardare  la pagliuzza che è nell’occhio degli altri e di non accorgersi della trave che è nel suo!

Infatti, sottace la débâcle di Forza Italia, come se nascondere la polvere sotto il tappetto servisse a fare pulizia in casa!

L’unico, il vero, il grande sconfitto di queste ultime elezioni umbre è proprio l’uomo di Arcore.
Il suo declino è ormai da tempo sotto gli occhi di tutti. Sia Lui che Forza Italia – ridotta al lumicino del 5%  a fare da fanalino di coda del centrodestra – sono in caduta libera.

L’unica cosa che può arrestare la caduta di Silvio Berlusconi è il fondo del baratro nel quale sta precipitando ormai da anni e dove rischia di schiantarsi per sempre.

Lui, l’imprenditore che doveva essere prestato alla politica ma che nella politica è rimasto sine die, Lui, l’uomo del fare ma che per onestà di cronaca s’è fatto più i fatti suoi che quelli degli italiani, aveva un solo paracadute a disposizione per frenare la caduta: costruire un’alternativa alla sua leadership e lasciare il timone di Forza Italia in buone e fidate mani.

Ma Lui la cordicella di quel paracadute non l’ha mai voluta tirare. Lui non molla manco morto!!!

E, Caro Direttore,  ci ‘consenta’ l’eufemismo, Lui resta e resiste. Lui sta sempre lì, anche al costo di fare lo zerbino di Salvini e il secondo della Meloni, ma non molla manco morto!!!

Elezioni e sondaggi a parte, se non altro la carta d’identità dovrebbe portarlo a più miti consigli, a godersi finalmente la pensione nel suo impero e a fare un passo indietro, prima ancora che madre natura lo costringa a farne uno nella fossa!!!

Lui, il Cav, cercava quel “quid” in più nel suo degno successore. E oggi quel “quid” c’è e ce l’ha sotto gli occhi. Quel “quid” in più si chiama Matteo Renzi che con la sua Italia Viva strizza l’occhio a Forza Italia. Ma  l’ego smisurato di Silvio Berlusconi – forse ancor più di quello dell’ex piddino, suo legittimo erede e figliol prodigo – non gli ‘consente’ di guardare oltre.

Caro Direttore, bisogna fargli aprire gli occhi, ma occorre farlo in fretta prima che tutto precipiti, defungendo in una tristissima e ineluttabile “Italia Morta”!

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