Si tratta di un “fungo”, nome scientifico Metarhizium pingshaense, capace di sterminare il 99% delle zanzare anofele, responsabili della diffusione della malaria. Nel mondo, le vittime provocate da queste apparentemente innocue creature, sono più di 400 mila ogni anno.
I test hanno mostrato che le popolazioni di zanzare sono scomparse dopo appena 45 giorni di trattamenti.
Ma che cosa succederebbe al pianeta se da un giorno all’altro scomparissero le tanto odiate zanzare? E’ vero, al momento sono loro le responsabili di alcune delle più gravi malattie al mondo, come la malaria (400mila morti anno), la dengue (22mila vittime l’anno) o la febbre gialla (30mila morti l’anno), ma senza di loro verrebbe a mancare un impollinatore prezioso e la fonte di cibo per molte creature: pesci, tartarughe, libellule e uccelli.
In buona sostanza, allo stato attuale, non si conosce ancora l’esatto ruolo delle zanzare nella catena alimentare. Rimuovere un essere vivente dall’ecosistema comporta sempre conseguenze. Di quale portata, è difficile stabilirlo, anche se da un punto di vista della salute dell’essere umano avrebbe vantaggi di enorme portata.