Una levata di scudi generale contro la “patrimoniale”.

di Redazione. Abolire l’Imu sulle seconde case e l’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito titoli, introducendo al loro posto un’aliquota progressiva minima dello 0,2% sui grandi patrimoni, «la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro».

Questa è la proposta di “patrimoniale” contenuta in un emendamento alla Finanziaria presentato da deputati di Leu e del Pd, che vede come primi firmatari Nicola Fratoianni e Matteo Orfini.

In particolare la proposta prevede di partire da 500 mila euro con aliquota allo 0,2%; salendo poi allo 0,5% sopra il milione, all’1% sopra i 5 milioni e al 2% sopra i 50. Secondo una stima dei proponenti, questa patrimoniale consentirebbe allo Stato di incassare 18 miliardi all’anno.

La proposta, che viene da pezzi della maggioranza, è stata subito bocciata non solo dall’opposizione, ma anche dalla stessa coalizione di governo!

Praticamente, la patrimoniale ad eccezioni di Orfini e Fratoianni, non la vuole nessuno!

Ma certamente non finirà qui, perchè chiamatela come volete, Imu, Patrimoniale, Iva, Irpef o Contributo di Solidarietà, una cosa è certa: archiviata la pandemia, chiunque vada al governo dovrà fare i conti con un debito pubblico da far paura e premere sull’acceleratore delle tasse per iniziare a ripianare i buffi accresciutisi con il Coronavirus!

Speriamo solo che a pagare non siano sempre i “soliti fessi”, pensionati e lavoratori dipendenti, ma chi davvero può permettersi di dare una mano al paese ma che fino ad oggi si è girato dall’altra parte!

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