di Francesca Marra. La civiltà cinese è una delle più antiche del mondo. Le prime dinastie di regnanti di cui abbiamo notizie sono la Xia (2195-1675 a.C.), la Shang (1600-1046 a.C) e la Zhou (1200-300 a.C.). In seguito i territori cinesi furono sconvolti da un lungo periodo di lotte per il potere – l’epoca degli Stati Combattenti – che terminò con la fondazione della dinastia Qin: quest’ultima riuscì a unificare per la prima volta tutto l’impero nel 221 a.C. In questo periodo fu costruita la celebre Grande Muraglia. Dopo i QIN, si susseguirono diverse dinastie, finchè i Mongoli, guidati da Gengis Khna, conquistarono il paese nel XIII secolo d.C. Nell’Ottocento la Cina cadde sotto l’influenza delle potenze europee; alla metà del secolo, si scontrò con la Gran Bretagna in quella definita “guerra dell’oppio”, una droga ampiamente consumata nel Paese e di cui gli inglesi volevano controllare il commercio.
La fine dell’Impero.
Nel 1911 l’impero fu abbattuto da una rivoluzione democratica: la Cina divenne una repubblica e passò sotto il governo dei nazionalisti. Nel 1921 venne fondato il Partito comunista cinese guidato da Mao Zedong, che nel 1949 ebbe la meglio sui nazionalisti e diede vita alla Repubblica Popolare Cinese. il nuovo regime si fondava sul modello socio-economico comunista, già applicato in Russia, ma restava legato ai modi di produzione rurali, simili della Cina.
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