Un Paese in perenne crisi, dove le case non valgono più niente e gli stipendi sono da fame!

di Redazione. I governi italiani e quelli europei hanno ridotto in cenere il Belpaese. Zero manutenzione di territorio e infrastrutture, in un paese che sta cadendo letteralmente a pezzi. Zero investimenti in opere pubbliche, specie nel Mezzogiorno dove merci e persone viaggiano alla velocità di un calesse. Stipendi e pensioni dimezzati dal passaggio dalla Lira all’Euro e che a tutt’oggi non sono ancora stati adeguati al costo reale della vita. Tasse che si mangiano non solo il 50% del reddito pro capite, ma pure i risparmi e le case degli italiani!
Sì le case degli italiani, svalutate dalla crisi e tartassate dal fisco, tanto che i prezzi del mattone sono scesi ai minimi storici e nonostante ciò il settore immobiliare è tragicamente fermo!
I prezzi delle abitazioni tornano in calo nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, con una diminuzione dello 0,8%, e un’analoga contrazione su base annua, la settima consecutiva. Lo comunica l’Istat nelle stime preliminari dell’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento. Il tasso di variazione acquisito per il 2018 è pari a -0,5%.
Rispetto alla media del 2010, i prezzi sono diminuiti del 16,7%, a causa delle abitazioni esistenti i cui prezzi sono calati del 22,9% (quelle nuove hanno segnato invece +0,2%). Anche nel terzo trimestre, la flessione tendenziale dei prezzi è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che registrano una variazione negativa pari a -1,3% (era -0,8% nel trimestre precedente). I prezzi delle abitazioni nuove, invece, accelerano su base tendenziale passando dal +1,2% del secondo trimestre del 2018 al +1,4% del terzo trimestre.
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