di Redazione. Non siamo certo noi i “comunisti” del terzo millennio, per cui non siamo certo noi quelli che pensano che un cardiochirurgo che salva vite umane debba essere pagato come un portantino, oppure che un ingegnere che progetta una grande opera debba essere stipendiato come un carpentiere – senza nulla togliere al portantino e al carpentiere – ma quando si sente parlare di certe ‘cifre’, quando si vede tanto lusso ostentato e abusato, insomma, quando si esagera, si esagera!
Adesso, in tempi di crisi come quelli che stiamo tristemente vivendo, certi agi, certi privilegi, suonano come una vera e propria ingiustizia sociale, un affronto a chi per mettere insieme il pranzo con la cena si deve rompere la schiena tutto l’anno! Ma la responsabilità di questa ingiusta redistribuzione della ricchezza non è tanto di chi prende certi “emolumenti” per tirare due calci ad un pallone o per cantare qualche canzonetta, ma soprattutto di chi gli dà tutti quei soldi!
Ma credeteci, la nostra – come quella di tanti altri concittadini – non è invidia sociale, ma fame di giustizia sociale!