C’è bisogno di mettere in campo una classe dirigente totalmente nuova, accomunata da obiettivi e comportamenti individuali che saranno determinanti per il proprio futuro, senza farsi dividere da ideologie, religioni, razze.
L’obbiettivo principale è quello di lasciare carbone, petrolio, gas, sotto terra e soddisfare tutti i bisogni energetici con le rinnovabili. Le varie tecnologie già esistono, sono disponibili, sono molto migliorate come rendimento e la ricerca se ben orientata e finanziata può fare miracoli.
Il vero problema è quello del passaggio, della transizione tra il vecchio sistema di bruciare i combustibili fossili (che tra l’altro prima o dopo si esauriranno) e quello nuovo e inesauribile delle rinnovabili, che richiederà un certo tempo, creerà squilibri economici e sociali, scatenerà la reazione di quelle potenze economiche che vogliono sfruttare i fossili fino all’ultimo.
Senza una nuova classe politica che lotti per il proprio futuro in termini di vita o di morte non si va da nessuna parte, ed essa deve nascere dall’interno di questo movimento, senza affidarsi a “esperti” o “tecnici”, basandosi solo sulla giustezza degli obiettivi e sulla coerenza personale di ridurre tutti i consumi prodotti con energia generata dai fossili.
Comunque da parte dei media è già calato un silenzio assordante sul fenomeno Greta e questo ci fa capire quanto dura sarà questa lotta.