All’inizio fu il terremoto di ‘mani pulite’, poi lo scellerato passaggio dalla lira all’euro, quindi lo spread e il debito pubblico, poi la pandemia, adesso la guerra… fatto sta che in questo grande paese, o nazione come preferisce l’attuale esecutivo, non si vede mai la luce in fondo al tunnel, almeno per chi campa, o peggio ancora, per chi sopravvive con una pensione o uno stipendio fisso, ovvero con una retribuzione da fame!
Insomma, per un verso o per l’altro non c’è mai un punto di risalita per pensionati e lavoratori dipendenti.
Tutto aumenta in maniera esponenziale, dal costo dell’energia al pane, alla pasta e al latte, ma gli stipendi e le pensioni restano sempre quelli, i più bassi d’Europa a fronte di una tassazione che si porta via il 50 per cento del reddito, restituendo in cambio liste d’attesa di mesi e mesi per un’ecografia, anni ed anni prima che un processo arrivi a sentenza, scuole, università, strade e ponti che cadono a pezzi, trasporto pubblico e sicurezza del tutto insufficienti e, infine, ciliegina sulla torta… vogliono mandarci in pensione a 70 anni e con quattro soldi!
I politici, di qualsiasi colore essi siano, per prendere il voto degli italiani promettono mari e monti, fanno la voce grossa in campagna elettorale, ma una volta che hanno preso le poltrone sono tutti uguali, pensano soltanto farsi i fatti loro e ad assecondare le lobby europee e mondiali!