Terzo Polo: Renzi apre a Calenda, ma nella fattispecie… fidarsi è bene non fidarsi sarebbe meglio!

“Carlo Calenda e i suoi devono decidere se fare o no l’accordo con noi, se fare una lista unica. Noi siamo disponibili a stare in squadra perché il Terzo Polo sarebbe la grande sorpresa delle elezioni e solo con un Terzo Polo forte si potrà chiedere a Draghi di rimanere a Palazzo Chigi”. Così ha detto Matteo Renzi, aprendo le porte del Terzo Polo a Carlo Calenda, dopo il ‘Patto-Letta-Calenda’ abortito nello stesso istante in cui nasceva.

Detto però, che ognuno è libero di fare e disfare come gli pare e piace, due cose andrebbero comunque tenute presenti:

  1. Fidarsi di Calenda dopo il patto non patto con il PD è come lasciare le chiavi del pollaio in mano alla volpe.
  2. Due caratteri molto simili come quelli di Renzi e Calenda difficilmente possono convivere sotto lo stesso tetto. I due hanno un unico comune denominatore che li annulla: una smisurata esaltazione del proprio ego (dalla famosa serie ‘io so io e voi non siete un c….). Insomma, sarebbe come mettere due galli nello stesso pollaio!
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