Sulle strisce pedonali bisognerà fermarsi sempre e senza inchiodare.

Traducendo tutto questo in comportamenti concreti, ora è richiesto di andare molto piano e non c’è più discrezionalità nella scelta se fermarsi o semplicemente rallentare.

Inoltre, il pedone ha diritto di precedenza non solo se attraversa sulle strisce, ma anche se si trova “nelle loro immediate prossimità”.

Invariate le sanzioni.

Non ci si può aspettare che tutto questo cambi le effettive abitudini di guida degli italiani: nessuno dei precedenti inasprimenti in materia di strisce pedonali lo ha fatto. Ma attenzione: in caso d’incidente, diventa praticamente impossibile scaricare anche una minima quota di colpa sul pedone. Già la giurisprudenza precedente lo consentiva raramente, limitandolo a quelle poche situazioni di assoluta imprevedibilità del comportamento del pedone. Ora che viene richiesto di fermarsi in modo dolce in ogni caso, l’imprevedibilità è di fatto ristretta a quelle poche situazioni in cui pedone e veicolo sono vicinissimi.

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