Così il Ministro della Pubblica Amministrazione annuncia l’imminente entrata in vigore della legge Concretezza. Infatti, il regolamento è stato inviato al Garante della privacy. A seguire sarà mandato, per i relativi pareri, alla Conferenza Unificata e al Consiglio di Stato. I decreti attuativi relativi all’istituzione del ‘Nucleo per la Concretezza’ saranno, invece, ultimati entro il mese di settembre.
Impronte digitali, controllo dell’iride, telecamere, ogni mezzo è utile per ‘stanare’ chi si assenta in maniera fraudolenta dal posto di lavoro.
Sarà vieppiù interessante vedere se nel nuovo regolamento è previsto il controllo per tutti – senza esclusioni e privilegi di sorta – anche e soprattutto per i dirigenti che fino ad oggi entrano ed escono da Uffici, tribunali, Ospedali e quant’altro, come e quando gli pare e piace!
L’assenteista andrebbe licenziato in tronco, non solo perché ruba denari pubblici e getta fango sull’intera categoria, ma anche perché grava sulle spalle dei colleghi che devono sobbarcarsi anche le sue pratiche.
Quindi, va bene qualsiasi forma e strumento di controllo, purchè non si limiti soltanto a verificare la ’presenza-fisica’ sul posto di lavoro, ma anche l’efficienza e la produttività del pubblico dipendente.
Infatti, non basta solo “essere presenti” sul posto di lavoro, per guadagnarsi lo stipendio, ma occorre anche assicurare un servizio al cittadino secondo standard operativi che siano commisurati alla prestazione richiesta.
Ma per far camminare la macchina statale occorre non solo ‘il basone’, ma anche ‘la carota’. Non si possono chiedere i miracoli a chi viene sottopagato e demansionato, anche perchè qualsiasi macchina per camminare ha bisogno di benzina nel motore e, obiettivamente, le buste paga dei dipendenti pubblici sono rimaste a secco da troppo tempo!