di Redazione. Le cose si mettono male. I contagi aumentano, così come i decessi e i ricoveri negli ospedali. Al solo pensiero di tornare a restare barricati in casa per chissà quanto altro tempo ancora e ad uscire solo per mettersi in coda davanti al supermercato, come accaduto nella scorsa primavera, vengono i brividi!
E allora, cerchiamo di fare i “bravi”. Impegniamoci tutti quanti a rispettare le regole, per evitare che chiudano tutto: distanziamento, mascherina, igienizzazione e limitiamoci ad uscire di casa solo per lo stretto indispensabile.
Ognuno faccia la sua parte.
E se il Governo, la politica e le istituzioni in genere, sono manchevoli e contraddittorie in talune loro decisioni, sostituiamoci a questi e a quelle con il nostro “buon senso”!
Siamo tutti grandi e pasciuti, anche se non ancora vaccinati contro il coronavirus, e allora “usiamo la testa”! Non scarichiamo tutte le responsabilità sugli altri.
Non facciamo come quando eravamo a scuola tutti zitti e composti fintanto che la maestra era presente in aula e pronti a scatenare la terza guerra mondiale non appena usciva dalla classe per andare dal direttore!
Possibile mai che abbiamo sempre bisogno di una guardia che ci fischi dietro e ci faccia la multa se passiamo con il semaforo rosso?
Lo sappiamo che con il rosso ci si ferma, e a questo punto della pandemia dovremmo anche sapere che se non stiamo attenti ci si contagia, ci si ammala e si muore!
Basta stare sempre lì a criticare l’operato altrui, a disobbedire ‘cretinamente’ e in modo ‘autolesionista’ alle direttive sanitarie.
Noi cittadini non siamo mica l’opposizione che deve screditare il governo di turno a tutti i costi pur di prendere voti (ammesso e non concesso che così facendo ne prenda e non ne stia perdendo!?), anche se nella tragica contingenza del momento sarebbe consigliabile venire a più miti consigli per tutti quanti, governo e opposizioni.
Ma noi non siamo loro. Noi siamo l’Italia. Comportiamoci da cittadini di un paese civile e responsabile!