di Matteo Renzi. Oggi è una bellissima giornata per il mondo intero. Donald Trump lascia la Casa Bianca e tocca a Joe Biden guidare gli Stati Uniti d’America con Kamala Harris. Sono semplicemente felice. E coltivo una grande speranza che il 46° Presidente lavorerà molto anche per rinsaldare l’amicizia atlantica e dunque per rafforzare l’Italia e l’Europa.
Mi dispiace per il PD che si è schiacciato sul Movimento Cinque Stelle: poteva giocare un ruolo da protagonista in questa crisi, ha scelto di assecondare il disegno grillino. Peccato. Ma questa scelta rafforza in me la convinzione di aver fatto bene a creare Italia Viva. In tanti momenti ci siamo chiesti: “ma chi ce l’ha fatto fare di far nascere una cosa nuova, contro tutti e controcorrente?” Mentre assistevo al dibattito di ieri in Aula e vedevo i miei ex colleghi sforzarsi di applaudire a questa svolta pentastellata mi sono detto: “meno male che abbiamo fatto Italia Viva, almeno oggi i riformisti hanno comunque una casa“. Chi vuole darci una mano sa come fare (qui il link per chi desidera iscriversi a Italia Viva, qui il link per chi vuole sostenerci con un piccolo contributo, qui l’indirizzo per chi vuole inviarmi una email).
A proposito dell’intervento in Aula, qui c’è il mio. È stato uno dei miei interventi più difficili. Se qualcuno di voi ha tempo per ascoltarlo mi fa piacere. E se poi chi lo ascolterà trovasse il tempo anche di scrivermi cosa ne pensa, meglio: matteo@matteorenzi.it
Un sorriso,
P.S. Dopo tante polemiche su di noi inizia a venir fuori la verità. I principali commentatori italiani e stranieri si rendono conto che la situazione è semplice: le cose di cui parlavamo noi di Italia Viva erano giuste. Sul Recovery Plan avevamo ragione noi, sui servizi segreti avevamo ragione noi, sul rapporto Stato-Regioni avevamo ragione noi. Purtroppo ci danno ragione sempre il giorno dopo anziché darci ascolto il giorno prima. Ma noi non molliamo. Continuiamo a lavorare per il bene degli italiani facendo proposte e restando sui contenuti. Come avevamo fatto con il Premier Conte con questa lettera, alla quale il Premier non è stato in condizioni di rispondere. Ci dispiace. Adesso avanti pensando all’interesse dell’Italia.