Reddito di Emergenza a chi ne ha reale necessità, ma un dubbio mi assale…

di Vincenzo S. Apprendo con molto piacere che finalmente lo Stato sta provvedendo a tamponare le perdite di fatturato di partite Iva, artigiani, professionisti e precari con un sussidio di 600 euro.
Mi fa molto piacere che sempre lo Stato italiano si sia fatto paladino della lotta contro la povertà erogando il reddito di cittadinanza e le pensioni sociali.

Mi fa meno piacere “il dubbio” che certi aiuti lo Stato li dia a pioggia, magari anche a chi non ne ha un reale bisogno oppure a chi lavora in nero o a chi elude il fisco.

Mi fa meno piacere il fatto che adesso i politici facciano a gara a chi offre di più per finanziare il “Reddito di Emergenza” per coloro che a causa del Coronavirus sono stati costretti a chiudere bottega, perchè questa loro generosità – quando tutto sarà finito – dovranno pagarla come al solito sempre i “soliti fessi”.

Sarebbe bello che ad aiutare chi realmente in questi giorni di drammatica emergenza si trova in seria e comprovata difficoltà economica fossero i ricchi e magari pure i grandi Supermercati che in questi giorni di file interminabili stanno incassando vagonate di euro.

Sarebbe, altresì, molto bello che, quando tutto questo sarà finito, coloro che adesso stanno prendendo d’assalto il sito dell’Inps per riscuotere i 600 euro, si ricordassero – dal giorno in cui riapriranno la saracinesca dei loro negozi, bar, ristoranti, pizzerie, acconciature, idrauliche, ecc, ecc, – di rilasciare lo scontrino!

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