Quando il rispetto non può essere un accessorio.

di Agatino Manganaro. Lewis Hamilton, campione del mondo di Formula 1 per la settima volta, come il grande Michael Shumacher. Una stagione di battaglie contro i suoi avversari, ma anche contro se stesso quando gli altri competitor erano finiti.

Ma anche “Black Lives Matter”, la sua battaglia personale per la questione razziale, perchè il rispetto non può avere un colore predefinito della pelle, perchè il rispetto non può avere un numero di zeri predefinito su un conto corrente, perchè il rispetto non può essere legato ad una religione predefinita, perchè per rispettare i vivi bisognerebbe rispettare i morti, soprattutto quelli che sono stati moralmente corretti e non hanno fatto del male a nessuno.

Bisognerebbe appunto, condizionale, perchè purtroppo non tutti hanno il senso del rispetto nel DNA; per molti è un qualcosa di superfluo, di non essenziale, forse anche un segno di debolezza ed in politica, si sa, non va bene.

Certo che in tempi passati, e chi ha qualche anno in più come me se lo ricorda bene, personaggi come Berlinguer o Almirante o Andreotti se le sono date spesso di santa ragione, ma il rispetto non è mai venuto meno.

Ma forse stiamo parlando di personaggi con ben altro spessore politico, certamente non come il Sig. Morra che, non sapendo come conquistarsi un pò di ribalta dovendo fare i conti con il suo peccato originale, il M5Sole, e dimenticandosi di collegare la lingua con il cervello, ha pensato bene di offendere pesantemente la memoria della povera Jole Santelli che non poteva nemmeno difendersi – dalle mie parti si chiamano vigliacchi – oltre che una categoria di malati ed oltre ad una intera ragione che sta attraversando un periodo oggettivamente difficile.

Il Sig. Morra ha messo in luce una pochezza di animo veramente imbarazzante, un’aridità di sentimenti che stride pesantemente con il suo ruolo di Presidente della Commissione Antimafia, un posto di spicco dove il profilo necessario e richiesto dovrebbe essere di tutt’altra natura, il profilo di una persona con valori morali, non con grettezza ed acidità.

Sbagliare parole si può, anche se in questo caso non doveva succedere, e allora si chiede scusa perchè il rispetto c’è e pure la dignità.

Ma il Sig. Morra non ha nemmeno sentito questa necessità ed ha tirato diritto per la sua strada, una strada tutta in discesa, facilissima, senza ragionamento, senza cuore e cervello, senza sentimenti, senza dignità, senza rispetto, anonima e vuota come lui.

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