Professione “tuttologo”.

di Redazione. Lui è Lui e gli altri non sono niente! Lui sa di tutto e di più. Ha sempre una risposta pronta ad ogni genere di domanda. Parla del più, ma soprattutto del meno. E’ più forte di Lui e non ce la fa proprio a tacere, a stare zitto: deve sempre e comunque dire “la sua” su tutto e su tutti e in ogni dove.

Conosce la politica nei suoi intimi partitini, financo nelle segrete stanze. Sa di economia, di fisco e di finanza. Sputa sentenze a getto continuo, manco fosse un alto togato. E poi ne sa anche di cucina, di moda e tanto di più di calcio, di atletica leggera e pure di palla a mano. Per Lui la medicina non ha segreti, è un medico mancato. La scienza, poi, in tutte le sue discipline dalla chimica alla fisica alla matematica, non ha segreti, perché Lui è un pozzo di scienza, tanto è infinito il suo sapere. Per non parlare di sociologia e psicologia, anche perché a volerne parlare è sempre Lui. Lui che interpreta il sentire collettivo e lo traduce in parole, le sue parole: parole vuote che dicono tutto, ma che non risolvono mai un bel niente.

Lui è il “tuttologo”, il “so tutto io”, l’“homo sapiens sapiens”.

In realtà è solo un buon attore, un funambolo della parola, un spadaccino dello sproloquio che incrocia la sua lingua contro il malcapitato di turno fino all’ultimo verbo pur di dare alla “sua” opinione la patente di “verità”. E lo trovi dappertutto, come il prezzemolo.

Ma il fatto più inquietante non sono le sue presunte conoscenze a ‘360 gradi’, ma il fatto che la gente stia sempre lì ad ascoltarlo, a bocca aperta, a pendere dalle sue labbra, a dargli retta: gli compra libri e giornali, lo riempie di like sui social, va a vedere i suoi film e le sue rappresentazioni teatrali e non perde neppure una puntata dei talk show: habitat naturale del “tuttologo” di professione che presidia le tv con costanza e rigore militare.

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