Più soldi all’accoglienza. Il Viminale aumenta i rimborsi!

di Redazione. E mentre l’Italia canta, che tanto la crisi non ti passa, e fa le ore piccole per Sanremo allungato allo sfinimento da inutili perditempo, con qualche playback di troppo e un Fiorello senza particolare verve che si attacca al “nasone” del direttore artistico per strappare una risata al pubblico, tanto ormai campa di rendita (basta la sua sola presenza perchè qualsiasi cosa tocca per la critica riesce comunque a fare meglio di Re Mida), cambiano i rimborsi per la gestione dei migranti:  passano dai 19 euro a persona fissati dai decreti Salvini, ai 22-23 euro autorizzati in una circolare del Viminale.

La decisione è arrivata dopo che i prefetti hanno lanciato l’allarme sul sistema dell’accoglienza al collasso.

Ma non per un eccesso di profughi sbarcati in Italia, bensì perché i bandi di gara sono andati tutti deserti, anche nei luoghi dove l’integrazione era un fiore all’occhiello. Le strutture sono state chiuse e gli ospiti sono stati spostati di città in città. Troppo esiguo lo stanziamento del Ministero dell’Interno, sceso con Salvini – a capo del Viminale nell’estate del 2018 – da 35 a 19-26 euro al giorno a migrante. Troppo poco il “guadagno” per chi accoglie!

Naturalmente, la notizia dell’aumento accordato è stata musica per le orecchie di Matteo Salvini: «Dopo aver riaperto i porti, il governo riapre i portafogli degli italiani, aumentando i soldi per chi accoglie richiedenti asilo e fa ripartire il business legato agli sbarchi».

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