Pensioni, se non ritorna subito Salvini al governo saranno dolori!

di Redazione. Le pensioni sono un tema caldo in tutta Europa. Lo sanno bene i francesi che hanno messo a ferro e fuoco Parigi non appena Macron ha solo paventato la malsana idea di aumentare di qualche mese l’età pensionabile.

Con questa storia che campiamo di più, che la vita media si è allungata, anche se la Statistica dei polli di Trilussa avrebbe dovuto insegnare qualcosa, lorsignori vorrebbero mandarci in pensione a 70 anni, nella speranza che qualcuno di noi poveri pensionandi nel frattempo stacchi la bolletta per passare da questo all’altro mondo.

Le soluzioni di cui si parla in questi giorni sono le più varie e… disperate, anche perché se Salvini non si sbriga a tornare al governo del Paese questi che ci stanno adesso – soprattutto quelli del Pd – hanno cattive intenzioni che vanno dalla Legge Fornero a pieno regime ad una uscita anticipata, ma con “penalizzazioni” economiche di non poco conto, soprattutto a discapito di chi già percepisce assegni intorno ai mille euro.

Tra le tante ipotesi che circolano, alcuni starebbero pensando a “Quota 102”, con 64 anni di età e 38 di contributi. Altrimenti, una volta arrivata a scadenza nel 2021Quota 100″, si tornerebbe ai requisiti dei 67 anni per le pensioni di vecchiaia e 42 anni e 10 mesi di contributi per le anticipate, se non si riesce a trovare un’alternativa praticabile a Quota 100.

A meno che, non si vada subito al voto e che Salvini ritorni a Palazzo Chigi!

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