Pensioni e Sistema Contributivo. Meglio tenersi la Legge Fornero, altro che Quota100!

di Redazione. Sulle pensioni è stata fatta “macelleria sociale”. E non parliamo dei pensionati dai tremila euro al mese in sù, quando quei soldi corrispondono ai contributi realmente versati, ma di chi oggi percepisce uno stipendio di appena mille euro al mese e domani andrà in pensione con un assegno pari a quello che il governo vorrebbe corrispondere ai pensionati sociali: 780 euro!
Giusto e sacrosanto aiutare chi è indigente e coloro che sono rimasti indietro.
Ma sarebbe altrettanto doveroso pensare anche a coloro che sgobbano dalla mattina alla sera per poi ottenere quanto pagato dall’assistenzialismo di Stato a chi non ha mai lavorato in ‘chiaro’ senza versare un soldo di contributi Inps.
E allora non basta “quota 100” per rimediare al drammatico passaggio dal Sistema Retributivo a quello Contributivo.
Un passaggio più drammatico di quello che sancì il cambio di valuta dalla Lira all’Euro scritto sulla pelle degli italiani con il sangue degli italiani.
Tant’è che oggi come oggi, se non s’interviene seriamente sulle buste paga e sul sistema previdenziale, assicurando oltre al reddito e alla pensione di cittadinanza anche un reddito e una pensione da lavoro dipendente al passo col costo reale della vita, è meglio tenersi la Legge Fornero, così com’è, per andare in pensione con qualche spicciolo in più! Altro che quota 100!
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