Pensione anticipata con il ‘mutuo’.

Le casse dell’Inps sono vuote? La disoccupazione giovanile ha raggiunto percentuali record? L’età media dei lavoratori italiani, specie nelle Pubbliche Amministrazioni, è troppo elevata rispetto alla media europea e andrebbe svecchiata?

Bene, anzi male! E allora perchè trattenere sul posto di lavoro chi non ce la fa più ad alzarsi tutte le mattine all’alba per rientrare a casa la sera? Perchè costringere ancora a lavorare chi ha più di 60 anni e non ha più niente da dare ad un lavoro che invece avrebbe bisogno di energie più fresche e vivaci?

Perchè il lavoratore in questione non è abbastanza vecchio: de jure e de facto, chi non ha maturato i requisiti previsti dalla legge sulla previdenza, deve aspettare di compiere i 67 anni di età + speranza di vita!

Ma le leggi sono fatte per migliorare la vita dei cittadini, non per renderla più complicata e difficile. Le leggi – specie quelle vecchie e non più conformi alle attuali contingenze – si possono cambiare. E si possono e si devono cambiare soprattutto quando non sono più adeguate alla realtà dei tempi e, nella fattispecie, non più confacenti alle domande che vengono dal mondo del lavoro.

E allora perchè non dare la possibilità a tutti i lavoratori – cui mancano sette, otto anni per tagliare il fatidico traguardo della pensione – di poter “acquistare” quegli anni con una contribuzione volontaria?

“Acquistare” gli anni che mancano alla pensione sarebbe una decisione penalizzante per i meno abbienti?

E allora – come per chi deve comprare casa – si concedano dei muti agevolati per pagare i contributi mancanti a tutti quei lavoratori che decidono liberamente di accedere alla pensione anticipata, ma senza penalizzazioni!

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