Pele, semplicemente il Re del calcio.

di Alberto Sigona. PELE’ (BRASILE, 1940) CALCIO. Soprannominato O’Rey (Il Re), è quasi universalmente riconosciuto il più grande mito calcistico (e forse sportivo) di tutti i tempi. Numero dieci straordinariamente completo, versatile ed efficiente (con una continuità di rendimento eccezionale), Pelè era un centrocampista-attaccante che eccelleva in ogni fondamentale. Sogno proibito di ogni squadra di calcio, la “Perla nera” era un calciatore fortissimo fisicamente (non s’infortunava quasi mai) e tecnicamente, velocissimo, abilissimo nel dribbling, intelligente tatticamente (copriva quasi ogni parte del campo, percorrendo km e km nel corso della partita, partendo dalla mediana), capace di segnare caterve di reti in ogni modo (a tal proposito, si ricorda che segnò cinque reti in un solo incontro in almeno sei occasioni, realizzò quattro gol in una singola partita trenta volte ed aggiunse a ciò novantadue triplette; siglò anche 8 reti in un Santos-Botafogo!) e di fornire un numero sconfinato di assist ai compagni. Dotato insomma di ogni pregio possibile, possedeva un repertorio sterminato che contemplava anche la rovesciata ed il colpo di testa (ed era alto solo 1,72 m). Le partite quando lui era in campo si trasformavano in autentici show, in cui si esibiva a più riprese con numeri funambolici di ogni genere. Suo è sinora il record di reti nei vari campionati di A, 589, media gol di 1,05 reti a partita, fra le più alte di ogni epoca. Paradigma del calciatore perfetto (l’unico della storia senza punti deboli), la sua fama è sconfinata nella letteratura, nel cinema e persino nella musica, facendone un fenomeno cult ad…ampio spettro.
Nominato atleta del XX secolo dal CIO, la sua carriera si è dipanata quasi esclusivamente nel Santos, con il quale giocò dal 1957 al 1974, prendendo parte a 665 partite condite da 647 gol, vincendo 10 Campionati Paulisti, 2 Coppe Libertadores e 2 Intercontinentali (7 gol nelle tre Finali Intercontinentali, record); a livello individuale fu 11 volte capocannoniere, ovvero nel 1957, a 17 anni (29 presenze e 36 gol), 1958 (38-58), 1959 (32-45), 1960 (30-33), 1961 (26-47), 1962 (26-37), 1963 (19-22), 1964 (21-34), 1965 (30-49), 1969 (25-26) e 1973 (19-11). Giocò a livelli mostruosi sino a 29 anni. A fine 1974 (a 34 anni) Pelè lasciò il Santos per chiudere la carriera negli Stati Uniti, deliziando le platee del Cosmos, giocandovi 3 tornei (uno vinto), prendendo parte a 64 match con 37 gol.

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