Sono 5.522 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.923. Sono invece 59 le vittime in un giorno, ieri erano state 69. Sono 558 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia. Dall’inizio della pandemia i casi sono 4.590.941, i morti 129.766.
Questi i dati, i numeri che dovrebbero convincere anche i più ‘duri’ a farsi vaccinare!
E l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla “terza dose” per la vaccinazione anti-Covid. La Commissione tecnico scientifica Aifa nel parere varato, ha indicato le categorie che potranno effettuare il richiamo: soggetti immunodepressi, trapiantati, malati oncologici, dializzati, anziani over-80, ospiti delle Residenze sanitarie assistite (Rsa) e personale sanitario, ma a seconda del livello di esposizione all’infezione e del rischio individuale di sviluppare forme gravi di COVID-19.
Indicazioni anche sulla tempistica della terza dose: dopo “almeno 28 giorni” dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti fragili e dopo “almeno 6 mesi” per le altre categorie.
Per i richiami, secondo le indicazioni del parere, verranno utilizzati i vaccini a mRna, ovvero i vaccini Pfizer e Moderna. Nel parere, precisa l’Aifa, non viene invece inclusa la popolazione generale in attesa che l’EMA valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei vaccini. La priorità, puntualizza ad ogni modo Aifa, rimane “il raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati”. Sottolinea però il peso dell’ok alla terza dose, rilevando come “l’estensione di tale misura a livello nazionale, assunta anticipatamente rispetto alla posizione dell’Ema, si configura come un importante atto di sanità pubblica teso a tutelare la popolazione più esposta al rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19”.