Monti, Fornero, Macron: “La riforma delle pensioni nell’interesse della Nazione”!

Monti e la Fornero hanno varato la riforma delle pensioni che costringe gli italiani a lavorare fino a 70 anni, per il bene del paese

Macron ha varato la riforma delle pensioni che costringe i francesi ad andare in pensione non più a 62 anni, ma a 64, per il bene della nazione.

Per il bene del paese. Per il bene della nazione.

Ma al bene dei lavoratori e dei pensionati chi ci pensa?

E’ mai possibile che lorsignori trovano i soldi per tutto e per tutti, persino per inviare le armi in Ucraina, ma mai per i lavoratori e i pensionati?

Eppure, nonostante le violente manifestazioni di piazza, anche in Francia la riforma delle pensioni “proseguirà il suo cammino democratico (!?!?)“, come ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron.

La mozione di censura (sfiducia) contro il governo è “fallita”. Ora “bisogna aspettare il pronunciamento del consiglio costituzionale”. “Dobbiamo andare avanti: è nell’interesse superiore della nazione”: 

“Nel momento in cui vi parlo, pensate che mi faccia piacere fare questa riforma delle pensioni? La risposta è ‘no’. Avrei potuto mettere la polvere sotto al tappeto, come tanti prima di me, la risposta è ‘si’…'”: ha detto il presidente francese,  tornando a dire che la riforma previdenziale “non è un lusso”, ma è più che mai “necessaria” per riportare il sistema previdenziale in equilibrio.

“Quando i sindacati manifestano, hanno la loro legittimità, quando organizzano cortei, che lo facciano, sono contrari a questa riforma, io li rispetto”: lo ha detto, in diretta tv, il presidente francese, Emmanuel Macron, aggiungendo però di “non accettare la violenza quando si è scontenti di qualcosa”. “Siamo una grande nazione e un antico popolo – ha detto Macron – che può dotarsi di responsabili che hanno una legittimità politica. Presidente della Repubblica, parlamentari… sono eletti dal popolo. I sindacati sono legittimi”. “Ma non è accettabile che dei gruppi utilizzino un’estrema violenza per aggredire come in questi giorni, dei sindaci, degli esponenti della Repubblica che sono per la riforma. Non è accettabile che utilizzino una violenza senza regole perché sono scontenti di qualcosa”.

Insomma, lorsignori ci vedono come sudditi e non come cittadini, come pecore che devono seguire senza fiatare i diktat degli “eletti”!

Ma se noi cittadini-elettori non li eleggessimo più!?

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