Meloni-Von der Leyen-Metsola-Lagarde: 4 donne al comando per un miracolo tutto al femminile?

Un fatto è certo, in questa giornata dell’otto marzo, che celebra la ‘Festa della donna’, e il fatto è che a decidere dei nostri destini in Europa ci siano oggi quattro donne. In Italia Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi, Christine Lagarde al vertice della Bce, Ursula von der Leyen alla Commissione Ue e Roberta Metsola alla guida del Parlamento di Strasburgo!

Quattro donne al comando che hanno un compito fondamentale: portarci fuori dalla crisi economica e sociale che sta attanagliando il Vecchio Continente. Speriamo davvero che il poker di donne sappia fare meglio di quanto hanno fatto i loro predecessori ‘maschi’, varando i provvedimenti giusti, soprattutto sul fronte economico, perché la situazione del Vecchio Continente è molto delicata, tra guerre, inflazione, flussi migratori e crisi energetica.

Ed eccole le Fantastiche 4 in questo 8 marzo che è la loro festa e quella di tutte le donne del mondo:

Giorgia Meloni – presidente del Consiglio. “La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un’occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire. Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro governo, abbiamo promosso l’occupazione femminile, i cui risultati – certificati dai dati Istat – ci rendono particolarmente fieri. Tuttavia, non possiamo fermarci qui. Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione per garantire alle donne un futuro migliore in cui possano realizzare pienamente il loro potenziale, senza dover scegliere tra vita e lavoro. Un grazie a tutte le donne per come dimostrano, ogni giorno, il loro impegno, la loro determinazione e la loro infinita capacità di fare la differenza nella società”.

Ursula Von der Leyen – presidente della Commissione europea. “l’Europa ha contribuito alla parità di genere. Per la trasparenza salariale, più donne nei consigli di amministrazione e libertà dalla violenza. Ma il percorso verso la piena uguaglianza è ancora lungo. Richiede attenzione e impegno ogni giorno. E da ognuno di noi”. “Quando ero piccola le donne non avevano pari diritti. Ora nel 2024 guardate quanta strada abbiamo fatto. Continuiamo la lotta per la parità di diritti e opportunità, per tutti”, aggiunge.

Roberta Metsola – presidente del Parlamento europeo. “Le donne hanno cambiato il mondo”: così sui social la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, pubblicando un video. “Nel corso della storia – afferma Metsola nel breve filmato -, le donne sono state pilastri di forza e resilienza in ogni società: dal guidare le famiglie a guidare le nazioni, dall’infrangere le barriere nei consigli di amministrazione all’aprire la strada nella scienza e nella tecnologia, le donne hanno cambiato le cose e frantumato gli stereotipi”. “Sta a noi rendere più semplice per coloro che verranno dopo di noi passare il testimone alla generazione successiva, sottolineando l’impatto che le donne hanno avuto e continuano ad avere nelle nostre comunità e società”, sottolinea la presidente dell’Eurocamera.

Christine Lagarde – presidente della Bce. “Garantire alle donne l’accesso alla leadership. Tra le azioni da porre in essere per espandere i traguardi raggiunti dalle donne ed evitare nuove diseguaglianze occorre anche aumentare la componente femminile in posizione di leadership, in quanto la presenza delle donne ai vertici delle istituzioni economiche aiuta l’apertura del commercio a cui si accompagna una maggiore accumulazione di educazione e di competenze per le donne. Purtroppo c’è ancora della strada da fare prima che la leadership femminile diventi così prominente come avrebbe bisogno di essere. Solo il 12% delle posizione di vertice delle più grandi istituzioni multilaterali sono state occupate da donne. Quando guardo attorno al tavolo dei governatori della Bce, siamo due donne su 26 persone e questo non è sufficiente, possiamo fare meglio e le istituzioni ne beneficerebbero. Anche all’Fmi gli spazi di miglioramento non mancano, quando sono stata nominata direttore generale ho guardato le foto, file di uomini, agli accordi di Bretton Wood che hanno creato il Fondo Monetario non c’era una sola donna ed erano rappresentati 45 Paesi”.

Vuoi abilitare le notifiche?
Ricevi le News di Freeskipper Italia nella tua email
Attiva