Meloni in Aula: “Conte? Uno sconosciuto, uscito dal cilindro di un comico”.

di Redazione. Giorgia Meloni ha attaccato duramente il premier Giuseppe Conte, cantandogliele di santa ragione, come solo lei sa fare, nel corso del suo intervento alla Camera dei deputati prima del voto di fiducia.

Oggi è lei il vero leader del centrodestra che fa paura ai sinistri! Tant’è che i ‘giornalai giallo-rossi’ le chiedono di usare un tono di voce più pacato nell’Emiciclo di Montecitorio, perchè la Camera non è una “pescheria”!

Ma Giorgia, sanguigna e senza peli sulla lingua, anche perchè non ha nulla da nascondere, essendo l’unico politico in circolazione rimasto fedele ai propri ideali, se ne frega e sbatte in faccia al Presidente del Consiglio tutte le sue inadeguatezze chiamandolo sempre Avvocato Conte e mai Premier: “Si è presentato come avvocato del popolo. Avvocato d’ufficio però, perché gli avvocati gli italiani se li scelgono!“.

Una valanga che travolge Giuseppe Conte e il suo disperato tentativo di racimolare voti per una nuova maggioranza. Una valanga che risponde al nome di Giorgia Meloni, che picchia durissimo contro il premier e le sue manovre.

Lo definisce “sconosciuto” in preda a un “delirio di onnipotenza” e perfino un “Barbapapà perfettamente in grado di assumere la forma che chiede il suo mandante, come Barbapapà, prima di destra, poi di sinistra, poi socialista, prima a favore poi contro l’immigrazione clandestina, prima amico di Salvini, poi di Renzi, qualsiasi cosa pur di rimanere dov’è”, lì al suo posto passando da un governo con Salvini a quello con il Pd. Meloni denuncia un “mercimonio” in Aula e “i voltagabbana che ora vengono chiamati costruttori”. 

Avvocato Conte, stamattina io mi sono vergognata per lei e non solo per quell’aiutateci che tradiva la sua disperazione ma per quel mercimonio che ha inscenato nel tentativo di dare profondità a quella supplica.

Avvocato Conte, lei un tempo diceva ‘Noi voliamo alto’. Sì, con la Mastella airlines! Voi la prima Repubblica la fate ampiamente rimpiangere. Prima c’erano sempre gli stessi partiti che cambiavano il presidente del Consiglio invece adesso c’è sempre lo stesso premier ma cambiano continuamente quelli che lo sostengono. E chi è questo campione? Uno sconosciuto, uscito dal cilindro di un comico. Nel 2018 quando si votava gli italiani non conoscevano neanche la sua esistenza: lei si presentò come avvocato del popolo, ma al massimo d’ufficio perché gli avvocati la gente se li sceglie e non è il caso della sua presenza”.

Avvocato Conte, lei è stato prima populista, poi ortodosso europeista, prima di destra, poi di sinistra poi di centro, ma anche socialista e liberale. Prima a favore e poi contro l’immigrazione illegale, la Tav, quota 100… prima amico e poi nemico di Salvini, ma anche di Renzi e pure Di Maio. Qualsiasi cosa pur di rimanere dov’è.

Meloni attacca frontalmente il presidente del Consiglio:
“L’Ue conferma la sua debolezza, gli Stati Uniti rischiano una guerra civile e in tutto questo le grandi multinazionali del web si mettono a sindacare del diritto di espressione dei cittadini e dei loro rappresentanti. E lei pensa, avvocato Conte, di affrontare tutto questo aggiungendo Mastella a Di Maio? L’Italia non si può permettere un governo ancora più debole di quello che ha già. Non può permettersi improvvisati, ricattatori, ha bisogno di visione, forza, coraggio, qualcuno che abbia la capacità di indicare la rotta, che quei sacrifici ci porteranno in un porto sicuro. Questo non lo può fare lei, se avesse a cuore il destino di questa nazione si sarebbe già fatto da parte perché adesso è il tempo dei patrioti, della libertà, dell’orgoglio, dell’Italia che si rimette in piedi, di un’Italia con una classe politica all’altezza della grande storia che voi non rappresentate”.

La presidente di Fdi prosegue: “In questi mesi ha deciso sulla libertà degli italiani, sui diritti fondamentali, sulla possibilità o meno di studiare, lavorare, esser curati. Oggi viene in quest’Aula in un misto tra delirio di onnipotenza e ignoranza istituzionale a dirci che si vuole occupare di cose che non le competono, come la legge elettorale”.

Conte è esattamente in grado di assumere la forma che richiede il suo mandante,  esattamente Barbapapà”, prosegue nel suo attacco Meloni. “Io penso – continua – che stavolta il gioco non riuscirà perché mi piace pensare che in questo Parlamento ci sia ancora un minimo di buonsenso, di timore per il giudizio che la storia ci riserva”.

Giorgia Meloni in un passaggio parla anche dei numeri in Parlamento:
Siete sicuri che il presidente della Repubblica vi consentirà di governare senza i numeri? Le regole non valgono solo per il centrodestra, valgono per tutti in quest’Aula”.

Giorgia Meloni ha chiamato in causa indirettamente il presidente della Repubblica, spiegando che Mattarella non potrà avallare un governo che non ha la maggioranza perché per lo stesso motivo dopo le elezioni del 2018 non venne dato il mandato al centrodestra. Quindi, ha chiesto senza mezzi termini il ritorno alle urne, perché “il centrodestra è pronto per governare ma non può farlo con un Parlamento a maggioranza grillina, perché non si accontenterebbe di vivacchiare”.

La leader di Fdi parla di “poltronismo” come “unico virus” del governo. “Tutto il mondo affronta una tempesta, la nostra civiltà rischia di regredire, la libertà non è più scontata, il benessere è una chimera, la povertà avanza e chi ha la responsabilità di aver stravolto le nostre vite, la Cina, approfitta della nostra debolezza e lei viene qui a esaltarla”, aggiunge.

E conclude: “Ora è il tempo dei patrioti, della libertà, di un’Italia che si rimette in piedi e torna a camminare, con una classe politica all’altezza della sua storia e che voi non rappresentate”.

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