Medici senza tampone e costretti a combattere a mani nude contro il Coronavirus!

di Redazione. Li hanno chiamati i nostri eroi, i nostri angeli, ma poi li hanno lasciati “senza tampone” e a “mani nude” a combattere contro il Coronavirus nelle corsie degli ospedali, nei pronti soccorso e negli ambulatori dove guanti e mascherine non bastano per tutti.

Loro, medici e infermieri, che – sotto organico, malpagati, stremati da turni disumani – lottano ogni giorno senza “difese” e con i pochi mezzi che hanno a disposizione per cercare di salvare più vite possibili, sono sì i nostri angeli, i nostri eroi, ma non sono mica immortali!

Anche loro si ammalano e muoiono di Covid-19!

Si allunga l’elenco dei medici che non ce l’hanno fatta a causa dell’epidemia: i deceduti sono 44. E aumenta anche il numero degli operatori sanitari contagiati: secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono saliti a 6205, vale a dire più del 9% dei casi totali.

Ora va bene che i tamponi li stanno facendo a calciatori, cantanti, attori, manager e naturalmente ai politici, trascurando la stragrande maggioranza della popolazione (se non ti fanno il tampone, non sei nessuno… a meno che non stai in fin di vita!!!), ma non dare le giuste protezioni e non fare i tamponi ai nostri “eroi” è un atto criminale!

Non è un caso che il più alto tasso di contagio si registri proprio nelle strutture sanitarie, con il rischio che se non si diagnostica chi è positivo al Covid-19 tra medici e infermieri c’è il pericolo che chi deve curare, invece, contagi i suoi pazienti.

E allora, bisogna immediatamente sbloccare le forniture di dispositivi di protezione individuale ed eseguire test a risposta rapida, seguiti dai tamponi, in maniera sistematica a tutti gli operatori sanitari nel pubblico e nel privato, nessuno escluso! 

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