di Redazione. Ogni volta ci parlano di ridurre le tasse, che se le paghiamo tutti, ne paghiamo di meno, di riformare il fisco, di migliorare l’equità, l’efficienza e la trasparenza del sistema tributario, di ridurre il carico fiscale sui redditi medi e bassi, e bla, bla, bla… ma poi non accade mai nulla del genere!
Chi paga le tasse continua a pagarle, e chi evade ed elude il fisco continua a farlo!
Quindi anche nella prossima manovra finanziaria non ci sarà nessuna rivoluzione. Del resto non poteva essere altrimenti in tempi di pandemia e di emergenza economica come questi.
Non lo si è fatto prima, quando stavamo con l’acqua alla gola, figuriamoci se possono farlo adesso che siamo colati a picco sul fondo del baratro!
Ma chi si accontenta non gode, come recita l’adagio, ma sopravvive. Quindi, accontentiamoci di questa manovrina finanziaria che prevede di stanziare 2 miliardi per la proroga del taglio del cuneo fiscale per sei milioni di lavoratori dipendenti; 6 miliardi per l’assegno unico ai figli (il Family Act circa 200 euro al mese fino a 21 anni più la variabile in base all’Isee) e altri 5 miliardi per gli sgravi sulla tassazione (pari al 30%) per le aziende che assumono al Sud.
Già così il pacchetto vale 13 miliardi di una manovra di circa 35 miliardi di cui una ventina in deficit. Ci potrebbe però essere un lieve sussulto se è vero che i tecnici del Mef sarebbero al lavoro per un riordino delle aliquote prevedendo di portare al 34 % di tasse l’aliquota che ora paga il 38% (tra i 28 e 55 mila).
Insomma, nessun miracolo italiano. Nessuna rivoluzione fiscale. Ergo, lasciate ogni speranza o voi che ‘pagate’!
