Macabra Italia. Culle vuote. Bare piene.

di Redazione. In Italia non si fanno più figli e per 100 persone che muoiono nascono soltanto 67 bimbi, quando appena dieci anni fa erano 96! Ma se chi di dovere – invece di cazzeggiare – non mette in pratica delle serie politiche di sostegno alla famiglia, alla maternità, al lavoro e al welfare, resteremo in quattro gatti con l’Africa e i Paesi più poveri di noi che continueranno a mandarci le loro “risorse”! Quattro gatti per giunta ridotti con le pezze al sedere grazie ad una politica economica e fiscale che va nella direzione opposta a quella della crescita e dello sviluppo!

L’Istat nell’annuale rapporto sugli indicatori demografici, fotografa il continuo calo della popolazione: al primo gennaio 2020 i residenti ammontano a 60 milioni 317mila, 116mila in meno su base annua. Aumenta il divario tra nascite e decessi: per 100 persone decedute arrivano soltanto 67 bambini (dieci anni fa erano 96). Nel 2019 è stato registrato il livello più basso di “ricambio naturale” degli ultimi 102 anni.

A fronte di 435mila nati vivi, sono stati registrati 647mila decessi.

Il numero medio di figli per donna è di 1,29, mentre è di 32,1 anni l’età media al parto.

La speranza di vita alla nascita per le donne è di 85,3 anni, mentre è di 81 anni per gli uomini. Per gli uni come per le altre l’incremento sul 2018 è pari a 0,1 decimi di anno, corrispondente a un mese di vita in più. Si segnala, inoltre, un ulteriore rialzo dell’età media: 45,7 anni al primo gennaio 2020.

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