di Salvo Rg. Il mio non vuole essere qualunquismo o disfattismo, ma soltanto una fotografia della realtà che stiamo vivendo e subendo sulla nostra pelle.
L’Italia brucia per mano di piromani e lestofanti in cerca di nuovi spazi da cementificare.
La burocrazia non si ferma neppure davanti alla morte, tante sono le scartoffie, i timbri, i bolli e le tasse che si riversano sugli eredi.
Il trasporto e le opere pubbliche, di pari passo con la scuola, la giustizia e il welfare, sono allo sfascio più totale.
Salari e pensioni sono fermi al palo, mentre tutto intorno aumenta, dalla pasta alla benzina, dalla luce al gas.
La disoccupazione è ai massimi storici.
Il debito pubblico è schizzato alle stelle, tant’è che ogni italiano, anche quello che sta nascendo in questo preciso istante, si ritrova sul groppone un debito di oltre 40mila euro.
L’evasione fiscale continua a fare proseliti – tanto chi li becca!? – e a pagare tasse e balzelli sono sempre i soliti fessi.
Insomma, il paese Italia fa acqua da tutte le parti.
…ma non era Mario Draghi il salvatore della patria? …ma non era SuperMario che doveva tirarci fuori dal tunnel?
