di Redazione. Solo gli imbecilli non cambiano mai opinione. E i 5stelle che hanno assaporato il fascino del potere con tutti i suoi privilegi – nessuno escluso, neppure l’auto blu – saranno pure impreparati e inadeguati a rivestire certi ruoli più o meno istituzionali, faranno pure una gaffe al minuto, ma non sono certo così “fessi” da mollare la poltrona proprio adesso che ci stanno prendendo gusto!
Soprattutto coloro che, senza arte nè parte, mollando lo scranno tornerebbero nel nulla dal quale sono venuti, magari a vendere bibite allo stadio.
Così dopo l’alleanza, prima con la Lega di Salvini, e subito dopo con Matteo Renzi e con il PD, sta per essere ammainata anche una delle ultime bandiere grilline. Il Movimento 5 Stelle si prepara, infatti, all’ennesimo dietrofront e a tradire forse quello che era l’ultimo dei suoi principi fondanti e irremovibili rimasto ancora in piedi, il “vincolo del secondo mandato”!
Il limite del secondo mandato, infatti, muore con la ricandidatura di Virginia Raggi a Sindaco di Roma.
Cadono gli ultimi due pilastri sui cui si reggeva il M5S: via libera al terzo, quarto… mandato e via libera alle alleanze con i partiti.
La metamorfosi dei 5stelle è ormai compiuta: da movimento anti-casta a casta!
Gli italiani, o almeno quelli più ingenui, ne prendono tristemente atto e dopo aver riposto nel cassetto l’apriscatole, rinunciato ai Vaffa e alle dirette streaming, inghiottito prima il rospo della Lega di Salvini e subito dopo quello di Renzi e del PD, adesso devono ammainare anche la bandiera del doppio mandato.
I tempi cambiano, le idee e i programmi pure, mentre la fame di potere cresce sempre di più e alla fine dentro la scatoletta di tonno ci sono finiti anche loro, i grillini, oggi più casta dei vecchi democristiani e socialisti che almeno sapevano… leggere, scrivere e far di conto!
