L’Italia dei mille campanili.

di Redazione. Parlare ancora dei 5stelle o meglio di quello che ne resta dopo l’implosione sul voto di fiducia al governo Draghi, quando se ne è detto di tutto e di più, è tempo sprecato.

Hanno iniziato con lo streaming pure quando andavano al cesso e sono finiti con il rinchiudersi nelle segrete stanze; andavano in Parlamento prendendo bus e metro, e adesso sfrecciano sulle auto blu e con tanto di scorta;
si sono presentati con l’apriscatole in mano per aprire il “Sistema” come una scatoletta di tonno e poi ci sono finiti dentro e adesso che sono riusciti a sedersi su quelle Poltrone non vogliono più mollarle!

Alla faccia del vincolo del doppio mandato, della democrazia diretta e dell’uno vale uno!

Hanno usato il malcontento degli italiani come un “cavallo di Troia”: per entrare nel cuore del “Sistema” e prendere il potere! E adesso che ci sono dentro, adesso che sono riusciti nel loro vero scopo, altro che la politica al servizio dei cittadini e per il bene del paese, sono diventati peggio dei vecchi partiti: disposti a tutto pur di mantenere lo status quo di “privilegiati”!

Ma come dicevamo, continuare a parlare di un Movimento che non c’è più è tempo perso. Meglio una bella passeggiata in riva al mare, tra i boschi o in un parco! 

Purtroppo gli italiani hanno vissuto sulla loro pelle troppe delusioni: sono decenni che promettono, tutti quanti, destra-sinistra-centro, di riformare il paese, ma poi alla prova dei fatti nessuno muove un dito e quegli interventi che sono stati compiuti non hanno fatto altro che appesantire un sistema già pesante di suo, vecchio e decrepito, complicando ancora di più la vita dei cittadini!

Dopo “mani pulite”, gli italiani si aspettavano un cambio di passo da parte della politica. Ma sia Berlusconi, sia il nuovo Partito Comunista, sia Di Pietro che Beppe Grillo hanno tutti fallito, e adesso come nel Monopoli, ci ritroviamo alla casella di partenza.

Ci hanno propinato prima la Seconda Repubblica e adesso pure la Terza! Ma la verità e che siamo tornati indietro alla Prima Repubblica: quella fatta di una miriade di partitini, dove ognuno tira l’acqua dalla propria parte, al proprio mulino, rendendo impossibile qualsiasi tipo di governo. 

E la frantumazione dei partiti continuerà anche e soprattutto sotto il governo Draghi rispecchiando quella che è sempre stata la natura del nostro popolo: un popolo diviso sempre e comunque in bianchi e neri, in guelfi e ghibellini, in fascisti e comunisti, in grillini e leghisti… insomma, l’Italia dei mille campanili!

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